Un corso per diventare volontari in Pronto Soccorso

Wilda Nervi
Il Forum del Terzo settore e il Csv propongono un percorso insieme al Civile per essere pronti ad affiancare i familiari dei pazienti: lezioni dal 2 ottobre
Più volontari in Pronto soccorso
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«Pronto Soccorso» è sinonimo di emergenza continua. Alle persone bisognose di rapido intervento e di cura, seguono solitamente nella sala di attesa i familiari e gli accompagnatori sempre desiderosi di avere notizie dei loro cari ricoverati.

In un contesto come questo, la presenza di volontari è fondamentale. Il loro compito è delicato e difficile: devono essere capaci a tranquillizzare i parenti e gli accompagnatori fornendo, così, un servizio prezioso che risulta utile anche a prevenire eventuali aggressioni al personale sanitario, fenomeno inaccettabile che interessa pure la nostra provincia. E che vede le Asst correre ai ripari in vario modo (con telecamere, volontari, app per informare i familiari, guardie...). Detto ciò, i volontari saranno preparati per svolgere nel modo più professionale possibile questo compito di grande valore.

Come si svolge

Il Forum provinciale del Terzo Settore e il Centro Servizi Volontariato di Brescia, in collaborazione con l’Asst Spedali Civili, propongono un percorso finalizzato proprio alla formazione di volontari che possano contribuire a migliorare il clima nelle sale di attesa del Pronto Soccorso.

Il corso ha come scopo quello di fornire le conoscenze e gli strumenti per offrire accoglienza e vicinanza; dare indicazioni circa i percorsi del pronto soccorso sui tempi di attesa previsti; stare accanto alla persona durante l’attesa per alleviare situazioni di ansia e favorire la collaborazione con il personale sanitario; supportare infine i familiari durante l’attesa. Il corso ha una durata indicativa di 24 ore e verrà realizzato in presenza presso l’aula Montini degli Spedali Civili dal 2 ottobre al 18 dicembre.

L’importanza

«Il nostro Pronto soccorso si fa carico in media di 200 pazienti ogni giorno che raggiungono la cifra di accessi annui di circa 70mila – ha spiegato Cristiano Perani, responsabile del Pronto soccorso del Civile di Brescia –. La maggioranza dei pazienti che si presentano in Pronto soccorso deve dare la precedenza ai casi più gravi che arrivano dalla rete dell’emergenza urgenza. Questo nuovo progetto punta a supportare l’utenza in tutte quelle necessità che si vengono a creare prima della visita e degli esami».

«Sono una sessantina sinora i partecipanti – hanno ricordato Giovanni Vezzoni presidente del Csv e Margherita Rocco responsabile del progetto –. Ancora una volta il mondo del terzo settore si mette al servizio di un obiettivo comune, per intercettare e dare risposte ai bisogni delle persone». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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