CronacaBassa

Un «bosco di gioia» per le api a Orzinuovi, nella pieve di Bigolio

Emmanuele Andrico
L’iniziativa che coinvolge il santuario rientra nell’ambizioso progetto «Il Bosco di Simone», che mira a creare un ambiente ideale per le api
Una veduta della pieve di Bigolio © www.giornaledibrescia.it
Una veduta della pieve di Bigolio © www.giornaledibrescia.it
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Un progetto che mira a valorizzare il verde di uno dei luoghi più incantevoli, così da creare un ambiente ideale per le api. Il progetto «Il Bosco di Simone», nato presso la fondazione Castello di Padernello con l’intento di diffondersi nel territorio della Bassa Bresciana, in particolare nei Comuni aderenti al progetto «Terre Basse Bresciane», coinvolge anche il Comune di Orzivecchi, con la partecipazione attiva della parrocchia, dell’Associazione Amici della Disciplina e della Casa dei Bambini «Don Angelo Piccinelli».

Il progetto

Così, in un’area verde di circa 10mila metri quadrati che circonda il santuario della pieve di Bigolio, è partita l’opera di rimboschimento e valorizzazione del verde, con particolare attenzione alla salvaguardia ed allo sviluppo di un ambiente favorevole alle api. Il contorno del campo è stato seminato con un’essenza mellifera, la facelia, mentre nella restante porzione di terreno crescono erba medica, borsa del pastore e altre essenze selvatiche. Sulle rive dei fossi di confine si trovano invece platani, olmi, robinie, salici e sambuchi.

Le arnie, dove le api producono il miele © www.giornaledibrescia.it
Le arnie, dove le api producono il miele © www.giornaledibrescia.it

Nel 2023, grazie al contributo della «Casa dei Bambini di Orzivecchi» sono stati piantati circa 100 nuovi alberi: platano, olmo, bagolaro, quercia, olivello, salice nostrano, gelso, biancospino, alberi da frutto vari e alcune essenze floreali, tra cui 80 piante di lavanda, ortensie, rose e nandine.

Inoltre, è stata incrementata la presenza di arnie con api domestiche, passate da due a tre. A inizio anno, a sud del campo, le arnie delle api sono passate da tre a cinque. Durante le visite al borgo antico, afferenti all’iniziativa «Castelli, palazzi e borghi medievali», promossa dal circuito Pianura da Scoprire, i visitatori possono acquistare il «Miele Millefiori del Santuario» prodotto dall’Apicoltura Bertoni Andrea. Anche quest’anno sono state seminate le piante mellifere facelia e millefiori, inoltre la lavanda sta facendo una grande fioritura, ottima per le api.

Il ricordo

«Il Bosco di Simone» è dedicato a Simone Mazzata, dirigente, giornalista, ambientalista, per alcuni anni consigliere della Fondazione Castello di Padernello e da sempre promotore di iniziative legate all’ambiente, scomparso prematuramente a 54 anni il 14 settembre 2019, dopo una lunga malattia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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