Ubriaca, litiga con il marito e aggredisce gli agenti della Locale
In preda all’alcol litiga col marito, aggredisce prima gli agenti della Locale, poi anche il personale in municipio. E di mezzo c’è anche un bambino, che è stato affidato ai Servizi sociali. Il dramma, familiare e personale, ha cominciato a manifestarsi lunedì scorso, quando la donna, evidentemente ubriaca, è stata vista litigare col marito per strada, a Villanuova sul Clisi. Una lite violenta, tanto da richiedere l’intervento degli agenti della Locale della Valle Sabbia per riportarla alla calma.
Martedì si è ripetuta, andando in escandescenza nei pressi della scuola dell’infanzia frequentata dal figlio, nel sapere che lo stesso era stato «ritirato» dal marito, col quale è in corso una separazione. Si è mostrata aggressiva al punto da richiedere un nuovo intervento dei Vigili, questa volta intenzionati a portarla al Comando per un’accurata identificazione. Però non si è calmata, al punto da sferrare calci e pugni, affondando pure i denti nel braccio di un agente, che ha dovuto ricorrere ai medici del Pronto soccorso. È stato necessario anche l’intervento dell’assistente sociale di Gavardo, una volta raggiunto il Comando, perché cessasse di dimenarsi ed inveire contro gli agenti.
In questo caso non poteva non partire una prima denuncia per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. La seconda denuncia è arrivata il giorno dopo, quando, sempre ubriaca, la donna ha provato ad aggredire l’assistente sociale ed un impiegato amministrativo all’interno del municipio. A questo punto è scattato anche un ricovero in Pronto soccorso, dove la donna è stata trattenuta quel tanto che bastava per recuperare un minimo di sobrietà, coi medici che però, valutando il caso, non hanno ritenuto che ci fossero gli estremi per un ricovero in Psichiatria.
La vicenda però non è finita lì. Nei giorni successivi ci sono state altre segnalazioni agli agenti della Locale, sempre in merito a questa donna, non solo in preda ai fumi dell’alcol, ma sempre aggressiva nei confronti di chi le stava attorno. In un caso i Vigili sono nuovamente intervenuti, riuscendo questa volta a riportarla alla calma, anche grazie all’intervento di una conoscente.
Impossibilitato il padre ad accudire in modo continuativo il figlio, è stata doverosa la scelta di affidarlo ai Servizi sociali.
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