Turismo, la stagione estiva fa segnare numeri in crescita a Desenzano
Ci si avvia verso la fine di giugno e, dopo qualche mese di «stagione», è già tempo di iniziare a fare qualche somma per il presidente degli albergatori di Desenzano, Emanuele Bonotto, da sei mesi alla guida di «Hotels Promotion», o meglio della sua nuova forma consortile «Visit Desenzano».
Come è andata fino a qui lo spiega lui stesso: «Il meteo e il contesto sociopolitico non hanno aiutato, ma il trend per il primo semestre resta positivo. Aprile e maggio sono "a segno più" per qualcuno, per altri no. La differenza la fanno il posizionamento e la fascia di prezzo. Giugno si prospetta come buono e lo stesso vale per luglio e agosto, nonostante la situazione mondiale sia incerta. Le prenotazioni - continua - si confermano anche quest’anno sempre più last minute, anche per i lunghi soggiorni».
Un riscontro, dunque, che sembra positivo, nonostante gli aumenti ricompresi tra l’8% e il 10% che hanno interessato i ristoranti, i voli, ma anche le strutture ricettive. Chi sta arrivando? «Ci premiano i Paesi scandinavi, gli inglesi e i polacchi, i turisti dalla Repubblica Ceca. Anche gli italiani - rileva ancora Bonotto - stanno riscoprendo sempre di più il lago».
Uno dei temi evidenziati dal presidente riguarda la tassa di soggiorno, con Desenzano che nel 2023 ha raggiunto e superato quota 1,7 milioni di euro, dato mai così alto. E l’intero Garda bresciano, per questa imposta, pesa qualcosa come 15milioni di euro. Appare evidente che a fronte di queste cifre qualche considerazione gli albergatori la mettano sul piatto: «Le risorse della tassa di soggiorno - per Marco Polettini, presidente di Visit Brescia - sono la chiave di volta per risolvere le criticità di sistema sul territorio. Visto lo straordinario numero di presenze, che fanno del Garda una super potenza turistica, occorre la massima condivisione tra privati e pubbliche amministrazioni. Con la tassa di soggiorno si può dare risposta all’assistenza sanitaria, ai problemi della formazione specializzata, ma anche alle tematiche di sicurezza e della mobilità».
A Desenzano esiste sì una commissione dedicata all’imposta, che coinvolge anche gli albergatori, ma «vorremmo essere più partecipi, aggiornati e chiamati in causa - specifica ancora Bonotto -. Non abbiamo l’arroganza di dire che è nostra e che vogliamo gestirla noi, ma ne siamo sicuramente gli artefici e la collaborazione tra pubblico e privato deve essere incentivata, con l’obiettivo di sfruttarla nel migliore dei modi per il nostro territorio».
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