Turismo, Brescia sempre più attrattiva e non solo per il «mordi e fuggi»
Oltre 2 milioni di turisti in più rispetto al 2022: è il dato che traduce gli effetti per il turismo a Brescia nell’anno da Capitale della cultura.
Nel 2023 le persone non residenti in città che vi hanno soggiornato o trascorso almeno 8 ore senza essere rilevate con continuità (questa la definizione di turista adottata) sono state 6.552.779, un +48% rispetto al 2022, quando furono 4.422.033. I numeri presentati oggi in Loggia dall’assessore al turismo e alle attività produttive Andrea Poli parlano di una media di 546.065 turisti al mese lo scorso anno, un incremento medio di 177.562 turisti mensili dal 2022, ma anche di ben 4.374.966 turisti registrati nel solo centro storico: un aumento del 108% sul 2022, quando furono poco più di 2 milioni.
Il centro si è fatto conoscere anche dai turisti stranieri, che nell’anno di Brescia-Bergamo capitali sono stati 729.812, il 17% delle presenze totali nel centro. Qui i numeri più alti di stranieri si sono registrati tra marzo e maggio, con oltre 70mila presenze, mentre il mese in cui si è rilevata l’incidenza più alta rispetto a quello totale del centro è stato agosto (25,3%). L’incremento più alto, invece, sugli anni precedenti è stato registrato nel mese di ottobre (+34% di turisti stranieri). La maggior parte sono tedeschi (9,4% dei turisti), francesi (8,6%) e spagnoli (7%). Tra gli extraeuropei, i più assidui estimatori di Brescia sono stati gli indiani (4,2%), seguirti da senegalesi e statunitensi (3,5%) e cinesi (2,5%).
I pernottamenti sono stati oltre 756mila, 2.073 al giorno in media: un aumento di oltre 210mila dal 2022. Numeri che si traducono anche in un ritorno economico: con una raccolta media per notte di 1,5 euro per l’imposta di soggiorno, infatti, nel 2023 si sono guadagnati 1.135.141 euro, oltre 316mila in più del 2022 (+39%).
Consumi
Per quanto riguarda i consumi, bar e ristoranti hanno registrato l’aumento maggiore in media sia degli importi delle transazioni (+21,13%) sia del loro numero (+19,40%). Seguono il total retail (rispettivamente +12,71% e +14,63%) e l’abbigliamento (+12,27% e +8,69%).
Pernottamenti
Con quelli del Comune, oggi sono stati presentati anche i dati aggregati di Brescia e Bergamo registrati dalla piattaforma di prenotazione Booking.com per l’anno di Capitale della cultura. Nel 2023, «il migliore anno di sempre per l’Italia» secondo il regional manager di Italia, Israele e Malta di Booking Alessandro Callari, le due capitali hanno detto la loro.
In Lombardia, infatti, il grafico sulla crescita delle notti prenotate riporta una curva che ricalca quella italiana, mentre quella di Brescia e Bergamo sta poco più in alto: «L’interesse supportato dalla Capitale della cultura – ha spiegato Callari – ha fatto crescere Brescia e Bergamo più velocemente di Italia e Lombardia. Vuol dire che senza di loro non avremmo avuto performance di crescita lombarde allineate su quelle del resto d’Italia». Inoltre, il tasso il crescita delle notti soggiornate nelle due città è superiore a quello di tutte le altre città d’arte italiane, persino di Napoli, meta dei record dello scorso anno. Per Brescia e Bergamo gli arrivi internazionali sono stati il 74% del totale (+2% sul 2022), con Brescia campione però del turismo interno (46% di italiani contro il 17% di Bergamo). Il tipo di struttura ricettiva più scelta a Brescia è stata l’alberghiera (75%), mentre tra i tipi di viaggiatore vincono le coppie (circa il 50%), seguite da gruppi (19%) e famiglie (13%).
Soddisfatta la sindaca Laura Castelletti: «Abbiamo scoperto di essere un luogo attraente che non ha nulla da invidiare ad altre grandi città del Paese. La strada è tracciata e vogliamo continuare in questa direzione».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.