Turismo, a Brescia pernottamenti +7% rispetto all’anno scorso

Francesca Marmaglio
Il dato fa riferimento ai primi tre trimestri del 2024: crescono anche gli introiti dell’imposta di soggiorno. Poli: «Nessun passo indietro dopo l’anno della Capitale della cultura, anzi, il trend è in crescita»
Il Castello di Brescia preso d'assalto dai turisti - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il Castello di Brescia preso d'assalto dai turisti - Foto Giovanni Benini/Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

Il dato più rilevante sul turismo della città di Brescia è quello dei pernottamenti: nei primi tre trimestri del 2024 sono stati censiti 753.379 soggiorni, in crescita del 7% rispetto al 2023 e del 21% rispetto al 2022.

«Questo primo round di dati – ha detto l’assessore alle attività produttive e al turismo, Andrea Poli – sostengono quello che abbiamo sempre pensato: che l’aumento della tassa di soggiorno non avrebbe frenato le presenze turistiche. Non solo, l’aumento dei pernottamenti, che era il nostro primo obiettivo da raggiungere, ci definisce come città turistica. Non abbiamo avuto nessun passo indietro dopo l’anno della Capitale della cultura, anzi, il trend è in crescita. Credo che il quadro che emerge sia importante».

Con l’imposta di soggiorno si è raccolto il più 3% rispetto al 2023 e il +18% rispetto al 2022: se nei primi due trimestri del 2022 si erano incassati 424.239 euro, nel primo trimestre del 2023 si era arrivati a 486.202 euro, mentre nei primi sei mesi di quest’anno la raccolta è arrivata a 501.064 euro.

Irregolari

L’aumento della tassa di soggiorno, che nasce dall’intento di garantire un mercato equo, ha permesso - con le attività di controllo della Polizia Commerciale e su impulso del settore Fiscalità locale – di scovare gli irregolari. Dall’1 ottobre 2023 al 31 ottobre 2024 sono stati eseguiti 46 controlli sulle strutture ricettive della città a seguito dei quali sono state messe sanzioni pari a 87.770 euro per violazioni che riguardano particolarmente abusivismo e omesso versamento.

«Il settore fiscalità locale – ha commentato l’assessore alle risorse dell’ente comune e alle risorse umane, Marco Garza - ha dato nuova dignità all’imposta di soggiorno facendo finalmente un lavoro mirato anche nella gestione del tributo che consente l’introito immediato di risorse da reinvestire. Abbiamo fatto emergere alcune sacche di illegalità».

Il secondo round di dati sarà presentato a gennaio con la nuova piattaforma che rendiconterà oltre ai numeri della tassa di soggiorno anche tutti quei dati turistici che mancano di pernottamento.

Ad oggi le strutture ricettive in città sono 500 (almeno quelle dichiarate): la maggioranza sono alberghi a tre stelle (15), alberghi a 4 stelle (11), 19 Foresterie lombarde, 21 case per ferie, 21 B&B, 96 locazioni brevi e 294 case e appartamenti vacanze.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.