Cronaca

Truffa investimenti, il broker ha negato le accuse davanti al giudice

Si è svolto nel carcere di Monza l’interrogatorio al promotore finanziario accusato di una maxi truffa da 6 milioni di euro
L'interno di un carcere, foto d'archivio
L'interno di un carcere, foto d'archivio
AA

«Nego tutte le accuse che mi sono state mosse e sono pronto a chiarire punto su punto. Chiedo solo il tempo di leggere le ordinanze di custodia cautelare». Sono queste le parole pronunciate dal broker bresciano Marco Savio davanti al giudice nel corso dell’interrogatorio di garanzia che è stato celebrato in mattinata nel carcere di Monza dove il bresciano si trova detenuto da ieri.

L’ordinanza cautelare

Proprio per i tempi stretti tra l’arresto e l’interrogatorio – di fatto meno di una giornata – i suoi legali gli avvocati Massimiliano Battagliola e Massimo Bonvicini, non hanno potuto studiare le corpose ordinanze di custodia cautelare emesse in due distinte vicende dal Gip del tribunale di Monza e da quello del tribunale di Brescia.

Le accuse

Savio è ritenuto il promotore di una truffa da oltre sei milioni di euro. Si tratta di finanziamenti che avrebbe fatto pervenire attraverso Banca Progetto – per cui Savio lavorava – e con le risorse dal Fondo centrale di garanzia a favore delle Pmi del Mediocredito Centrale, ad un’azienda che però non aveva i requisiti, che per gli inquirenti sarebbero stati falsificati attraverso documenti contraffatti.

Dal carcere di Monza il broker bresciano si è detto pronto ad essere interrogato nei prossimi giorni per, suo dire, chiarire il quadro accusatorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.