Traversata del lago d’Iseo da record: trionfa Elia Chiavegato
Erano attesi in oltre 450, dall’Italia ma anche dall’estero, per la metà nuotatori amatoriali del territorio bresciano. Dalle rive del Sebino, dalla bergamasca Predore, sono partiti in 435 ieri mattina. Il primo al traguardo di Iseo è stato il giovanissimo atleta della PadovaNuoto Elia Chiavegato, classe 2006, che ha stabilito il record della manifestazione.
Successo per la ventiseiesima edizione della Traversata del lago d’Iseo, evento non competitivo di nuoto nelle acque libere del basso Sebino. Chiavegato ha percorso i circa tre chilometri che separano Predore da Iseo in soli 34 minuti e 30 secondi, sbriciolando il precedente record del 2022 appartenuto a Fabio Calmasini, classe 1968, quest’anno giunto terzo con 37 minuti e undici secondi. Tra i due, sul secondo gradino del podio, c’era Stefano Ghisolfo, del 2003, che ha chiuso in 35 minuti e 40 secondi.
Sul podio
Prima delle donne la bresciana Florentina Ciocilteu, classe 1976, che ha nuotato in 39 minuti e 48 secondi, al 26esimo posto assoluto nella classifica generale. Dietro di lei sono arrivate Chiara Zurlini e Cristina Amorini.
È stata una mattinata di agonismo, sport e tifo quella di ieri a Iseo, con i concorrenti – una quindicina provenienti anche dall’estero, da Svizzera, Stati Uniti, Irlanda, Gran Bretagna, Olanda, Germania e Repubblica Ceca, ma per la maggioranza da Brescia e da Bergamo – che si sono presentati sulle sponde del Sebino già prima delle nove. La partenza della competizione è stata alle 10.45 dalla scenografica chiesetta di San Rocco a Predore. Dopo poco più di mezz’ora le possenti bracciate di Chiavegato hanno toccato la riva dal lato opposto del lago.
La festa
A conclusione dell’evento, dopo qualche momento di festa, atleti e team si sono ritrovati ai giardini Garibaldi per le premiazioni. La macchina organizzativa dell’Asd Nuoto master Brescia ha funzionato alla perfezione, anche grazie alla collaborazione di alcune associazioni del territorio sebino, tra cui la protezione civile, che hanno garantito la sicurezza prima e durante la manifestazione.
«Questo evento è un punto di riferimento sia per noi sia per gli atleti che vivono in zona – commentano gli organizzatori –, è e deve continuare a essere una sfida con se stessi, per provare a misurarsi».
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