Trasporto pubblico, la Regione anticipa i fondi statali: a Brescia 60 milioni

Il presidente dell’Agenzia Tpl Gentilini: «La certezza di risorse ci consente di gestire con più tranquillità»
Studenti salgono su un pullman del trasporto pubblico locale a Brescia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Studenti salgono su un pullman del trasporto pubblico locale a Brescia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Una scelta molto positiva che contribuisce a stabilizzare il sistema». Giancarlo Gentilini, presidente dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale, commenta così lo stanziamento di Regione Lombardia a favore, appunto del Tpl di Brescia: su un totale di 650 milioni di euro, al nostro territorio sono destinati poco meno di 60 milioni di euro, con un incremento di circa 2,3 milioni di euro sull’anno precedente.

Per capire la soddisfazione di Gentilini va detto che nel 2023 i fondi sono arrivati a fine anno, «avere certezze già a febbraio non è certo poca cosa – prosegue il presidente –, ora abbiamo una base economica sulla quale programmare i prossimi mesi». L’incertezza del 2023 aveva costretto l’Agenzia a prendere decisioni che avevano creato non pochi disagi, rinunciando a corse secondarie per garantire quelle primarie, ma così facendo (ovviamente) molti utenti erano rimasti senza servizio. Nel 2024 non dovrebbe quindi più accadere.

Per quanto riguarda lo stanziamento nel dettaglio, dei 649.528.482 euro complessivi assegnati per il 2024, 218.289.451 euro derivano da risorse regionali e 431.239.031 euro da risorse statali. I fondi, tutti anticipati da Regione Lombardia, vengono erogati alle agenzie lombarde con cadenza mensile. «Nel 2024 – ha sottolineato l’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente – le risorse aumentano di ben 25 milioni rispetto all’anno precedente, grazie al maggior introito derivante dal Fondo nazionale trasporti».

Da precisare che questi fondi non scongiurano eventuali aumenti dei biglietti, come accaduto in modo significativo lo scorso anno. «In luglio la Regione indica i parametri per l’adeguamento delle tariffe – prosegue Gentilini –, i soci del Tpl (ovvero 40% Comune di Brescia, 40% Provincia, 10% Regione, 5% Comune di Nave e 5% quello di Rodengo Saiano, ndr) possono decidere di coprire loro l’aumento, non incidendo così sul prezzo pagato dagli utenti». Nel 2023 (dopo alcuni anni che accadeva) si è deciso di non intervenire totalmente, ed ecco quindi gli aumenti

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