Trasporto pubblico, a Brescia un taglio tra i 3 e 5 milioni di euro
Un taglio tra i 3 e i 5 milioni di euro per il trasporto pubblico locale di Brescia. È quanto paventato nel documento di economia e finanza approvato dalla Giunta regionale e sottoposto all’esame del Consiglio regionale.
Nonostante nel 2025 Regione Lombardia riceverà dallo Stato circa 28,8 milioni di euro in più dal Fondo Nazionale Trasporti, secondo il bilancio si prevede di diminuire l’impegno economico per il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale per 85 milioni di euro. Per l’Agenzia del Tpl di Brescia (che tra le agenzie lombarde pesa meno il 9,24% delle risorse destinate ai servizi di mobilità), significa una riduzione di risorse che oscilla – secondo la Loggia – tra i 3,14 e i 5,19 milioni di euro. Nell’area urbana, il taglio si tradurrebbe in un buco variabile tra 1,04 e 1,73 milioni di euro.
Paradosso
«È un paradosso inaccettabile – tuonano la sindaca Laura Castelletti e il suo vice Federico Manzoni –, La Regione ha spesso polemizzato con Roma, ma ora che vengono messe risorse in più i servizi vengono tagliati». Per questo la Loggia si fa promotrice di un’iniziativa politica, «per scongiurare il taglio prima del Consiglio regionale».
Per Castelletti si tratta di una vera e propria visione del Pirellone, tesa ad investire meno sul trasporto pubblico: «Per gli enti locali diventa insostenibile. Siamo anche stufi del centrodestra, che prima chiede di diminuire i prezzi dei biglietti e poi dove governa taglia in maniera orizzontale».
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