Tram di Brescia, la linea 2 si vuole mettere sui binari giusti: parte la domanda

Il Comune pronto a partecipare al bando del ministero per realizzare la tratta tra Violino e Sant’Eufemia
Come sarà il tram di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Deve ancora essere realizzata la linea 1, ma Brescia guarda avanti e pensa già alla linea 2. Ed è per questo che la sindaca Laura Castelletti darà mandato a Brescia Mobilità di partecipare all’avviso pubblicato dal Ministero dei trasporti per la «presentazione di istanze di accesso al finanziamento del trasporto rapido di massa» con il tram Violino-centro-Sant’Eufemia.

Quello del Mit è un avviso di programmazione che servirà a stilare una lista di priorità tra i progetti meritevoli, in termini di efficacia ed efficienza, che saranno finanziati nel prossimo biennio, man mano che saranno resi disponibili i fondi.

«Ho chiesto a Brescia Mobilità e al vicesindaco e assessore Federico Manzoni - spiega la numero uno in Loggia - di attivarsi per partecipare al bando del Mit, perché stiamo investendo da tempo sul miglioramento della mobilità pubblica e questa opportunità potrebbe consentirci di fare ulteriori passi avanti verso una città davvero sostenibile dal punto di vista degli spostamenti. Per ora non ci sono fondi a disposizione, ma questo primo step è un passaggio fondamentale che dobbiamo assolutamente cogliere».

La seconda linea del tram, ricorda Manzoni, «al pari del prolungamento della metro fino a San Vigilio, è prevista nel Pums (Piano urbano mobilità sostenibile, ndr) e andrebbe a completare la rete del trasporto pubblico su ferro nella nostra città». Ma quale sarà il suo tracciato? «Condividerebbe il tratto tra via Volturno e via Ferramola (zona tribunale) con la linea 1 già finanziata - riferisce il vicesindaco -. Quindi verso ovest si spingerebbe fino al Violino, passando accanto alle strutture scolastiche, sportive e ospedaliere del quartiere di Sant’Anna. Mentre verso est il tram si dirigerebbe in via Solferino, via Diaz, viale Duca d’Aosta, viale Piave e viale Bornata, fino ad arrivare a Sant’Eufemia».

La linea 1 peraltro è stata progettata con alcune accortezze: «Gli snodi di via Volturno e via Ferramola sono già predisposti per lo sfiocco della seconda linea: significa che la sua realizzazione non comporterebbe lo stop dei tram che saranno in esercizio sulla prima linea». Non solo: «Il deposito in fiera è stato pensato sufficientemente grande per ospitare i convogli di entrambe le linee».

Progetto

Dal canto suo Brescia Mobilità conferma di essere pronta a rielaborare con eventuali aggiustamenti un tracciato che in prima battuta era stato presentato insieme a quello della 1: «L’avviso del Mit è un’opportunità che richiede di non farsi trovare con il cassetto dei progetti vuoto - sintetizza il presidente Carlo Scarpa -. La nuova linea è un ulteriore sogno che la città merita per le sue capacità progettuali e gestionali». Un sogno che sembra già essere sui binari giusti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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