Toscolano, stop alla tassa di soggiorno per disabili e stagionali
Modifiche al regolamento sull’imposta di soggiorno: ampliate le esenzioni e semplificati gli adempimenti. Le novità sono state approvate nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Toscolano. Cominciamo delle esenzioni. Alcune hanno una valenza, per così dire, sociale.
Saranno infatti dispensati dal pagamento dell’imposta i parenti fino al secondo grado in visita agli ospiti della residenza per disabili situata sul territorio, oltre che le persone con disabilità e non autosufficienti, con idonea certificazione medica, e i loro accompagnatori. Sono sollevati dall’obbligo di pagare l’imposta anche i lavoratori stagionali nel comparto turistico che alloggiano in strutture convenzionate con il Comune.
Il problema
Quest’ultimo è un provvedimento voluto per tentare di risolvere il problema diffuso degli alloggi per gli stagionali, di fatto introvabili perché ogni stanza finisce sul mercato turistico degli affitti brevi. In proposito l’assessore al Turismo Luca Tononi si augura di poter definire «apposite convenzioni con i proprietari di immobili non utilizzati, che possano essere adibiti a strutture ricettive a prezzi calmierati per agevolare gli operatori locali».
Ulteriore novità
L’imposta sarà dovuta fino a massimo di 21 pernottamenti consecutivi. Chi si ferma di più non dovrà pagarla. «Ci è sembrato giusto premiare coloro che soggiornano così a lungo - spiega Tononi -, che generalmente sono gli anziani».
Altre modifiche riguardano l’introduzione del ruolo del responsabile del pagamento per i gestori e il Codice identificazione nazionale (CIN) che va sostituire il Codice identificativo regionale (CIR). Si è stabilito, ha spiegato l’assessore, che «il gestore della struttura ricettiva è responsabile non solo del versamento dell'imposta, ma anche della presentazione della dichiarazione. Per questo, in caso di locazioni brevi, gli obblighi legati all’imposta non graveranno necessariamente sul proprietario, ma su colui che incassa il corrispettivo».
Quanto al Codice identificativo regionale, tutte le attività dovranno, al termine della stagione 2024, sostituirlo con quello nazionale. «Mi preme inoltre dire - conclude l’assessore Tononi - che avvieremo controlli capillari sul territorio». Nessuna novità, invece, per le tariffe, che sono invariate.
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