Toscolano, il nuovo porto avrà anche uno scivolo di alaggio

Un porto moderno e funzionale, con uno scivolo di alaggio, per Toscolano. Sorgerà sulle ceneri del vecchio porticciolo di via Religione, in fregio agli ex Cantieri del Garda, grazie a un protocollo d’intesa con l’Autorità di Bacino, il consorzio che gestisce le competenze in materia di demanio lacuale, approvato e sottoscritto in questi giorni dalla Giunta del sindaco Chiara Chimini.
Il porto, posizionato su area demaniale in posizione strategica, lungo la passeggiata a lago, è attualmente in concessione al Circolo Vela Toscolano Maderno e si trova in pessimo stato conservativo.
L’investimento
Nei piani del Comune dovrà essere oggetto di una manutenzione straordinaria generale, grazie a un investimento di 3,4 milioni di euro, che in base a quanto prevede il protocollo sarà così garantito: l’Autorità di Bacino si impegna a chiedere a Regione Lombardia 2,4 milioni e a contribuire per un milione con fondi propri, derivanti dalla quota canoni dei porti regionali, ripartiti sul triennio 2025-2027 (200mila nell’annualità 2025, 400mila nel 2026 e 2027). L’Autorità si occuperà anche della redazione del progetto e dell’appalto.
Rinnovo
«L’accordo – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Vittoria Goi – è di fatto la posa della prima pietra di un’opera di cui si parla da tanti anni, ma mai concretizzata, la riqualificazione del porto con un leggero ampliamento. Direi che si tratta di una rifunzionalizzazione dell’area, visto che il progetto che è allo studio di definizione e che sarà presentato a Regione Lombardia per il finanziamento prevede anche uno scivolo di alaggio, che adesso a Toscolano non c’è, oltre a un riordino complessivo del porto, che pur mantenendo i profili attuali avrà un’efficienza rinnovata e diversa».
Quel porticciolo ha peraltro un passato significativo. Qui, a partire da metà degli anni Sessanta, si realizzò l’epopea dei Cantieri del Garda di Gianbattista Frare, pioniere della nautica di diporto e autore di modelli di motoscafi da competizione innovativi e leggendari che primeggiarono nella gare di motonautica dal tempo.
Sullo sfondo del recupero del porto c’è anche la partita relativa alla vasta area retrostante, appunto gli ex Cantieri del Garda. Le ultime notizie parlano di un’iniziativa urbanistica a cura della società Re.03, con progetto architettonico affidato a Snøhetta, studio di Oslo di fama internazionale, per la realizzazione di hotel, residenze e spazi commerciali. Ma ancora nulla è definito o autorizzato.
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