Tornano i Quaresimali, riflessioni verso la Pasqua
Il 3 marzo 1520 all’ordine del giorno di una riunione del Consiglio comunale di Brescia arrivò una richiesta avanzata da Mattia Ugoni, vescovo di Famagosta e suffraganeo del vescovo di Brescia Paolo Zane, nella quale il prelato chiedeva che venisse accordata una sovvenzione di cento lire a vantaggio di una confraternita descritta come recentemente costituita in onore del tesoro delle Sante croci del Duomo vecchio. È quello il primo documento ufficiale che cita la Compagnia dei custodi delle Sante Croci.
Una storia che dura quindi da oltre mezzo millennio, secoli durante i quali, tra le altre cose, i confratelli si sono sempre fatti carico di organizzare i Quaresimali, appuntamenti di riflessione che accompagnano, appunto, il percorso verso la Pasqua. Da tre anni gli incontri hanno per tema le beatitudini, per la Pasqua 2025 si è scelto «Beati i miti perché avranno in eredità la terra».
«La mitezza – ha spiegato mons. Ivo Panteghini, cappellano della Compagnia, presentando il ciclo – non è sinonimo di acquiescenza, di remissività. È invece una virtù attiva, è anche la non rassegnazione al male, che si compie con le parole, con la volontà e anche con i gesti».
La Compagnia è gemellata da tempo con la Custodia di Terra Santa, il primo appuntamento di venerdì prossimo sarà proprio nel segno di questo legame; alle 18.30, in Duomo vecchio, ci sarà una Via Crucis guidata dal vescovo Pierantonio Tremolada, le riflessioni che accompagneranno le varie stazioni saranno le stesse lette, appunto, nelle basiliche della Custodia.
Il dono
Il rapporto che lega le due storiche istituzioni ha vissuto nei giorni scorsi un momento particolarmente significativo grazie alla presenza a Brescia del Custode di Terra Santa.
I confratelli hanno infatti realizzato una croce pettorale, in argento massiccio, che è la copia di quella croce da campo che è parte del tesoro delle Sante Croci; un manufatto parzialmente dorato, prodotto dalla Vatican division del lumezzanese e confratello Claudio Bugatti. Un esemplare unico su disegno dell’architetto Graziano Ferriani. La croce è stata donata al custode come sigillo del gemellaggio. «Un dono molto gradito dal Custode», come ha sottolineato il presidente della Compagnia, Filippo Picchio Lechi.
Il rinnovo del direttivo
Nei giorni scorsi, la Compagnia ha rinnovato il direttivo, Picchio Lechi confermato presidente per altri quattro anni (il terzo quadriennio, l’ultimo possibile da statuto), vice presidente è stato eletto Francesco Onofri, che prende così il posto di Fausto Montini nominato presidente onorario.
In passato la Compagnia aveva ricevuto in dono una reliquia «ex calvario» dal custode di Terra Santa, reliquia che verrà inserita nella nuova base (in corso di realizzazione) della Croce da campo; nella stessa base verrà anche inserito il Grosso d’oro, massimo riconoscimento cittadino, «simbolo delle virtù civiche», consegnato dal sindaco Emilio Del Bono in occasione del Giubileo per i cinquecento anni della Confraternita.
Gli appuntamenti
Per quanto riguarda i Quaresimali (che si svolgeranno in cattedrale alle 18.30), venerdì 14 marzo appuntamento con mons. Mauro Orsatti; il 21 marzo relatore sarà don Patrizio Rota Scalabrini; il 28 marzo, mons. Francesco Brugnaro, arcivescovo emerito di Camerino San Severino Marche; il 4 aprile protagonista sarà padre Matteo Ferrari, priore generale di Camaldoli; l’11 aprile la conclusione sarà affidata a suor Maria Grazia Franceschini, religiosa di clausura a Salò. Tutti gli appuntamenti verranno trasmessi, in differita, la domenica successiva alle 10.30 su Teletutto.
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