A Torbole Casaglia nasce la prima Cer modello Confindustria

Promuovere l’uso delle energie rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2, ridurre la dipendenza da fonti energetiche esterne ed una maggiore inclusione sociale. Sono i quattro pilastri fondativi del «modello Cer di Confindustria Brescia. La Sala Beretta di via Cefalonia ha ospitato ieri la presentazione della Cer di Torbole Casaglia. Una iniziativa ideata e fortemente voluta dalla Piccola Industria guidata da Marco Capitanio.
«Quella di oggi rappresenta la prima tappa di un percorso iniziato due anni fa nel pieno della crisi energetica – dichiara il presidente Capitanio –. È importante costituire un primo nucleo della Cer per veder poi svilupparsi una comunità energetica viva e attiva, che continuerà ad evolvere e a crescere nel tempo».
Capitanio lo ha chiarito subito: «Fare Cer non significa fare business, il risparmio in bolletta per le imprese è molto limitato. L’obiettivo è favorire lo sviluppo economico ed ambientale del territorio»,
I membri della Cer
Il mosaico di attori che ha unito le forze per produrre, consumare energia pulita, tutelando l’ambiente è costituito dal Comune di Torbole Casaglia; un ente del terzo settore, la Fondazione Mazzocchi; 5 imprese del territorio: Farco Group, Automazioni Industriali Capitanio, Verniciature Bresciane, ConsulGroup e Co.Pe.
I numeri
Il contingente complessivo di nuova potenza da installare sarà potenzialmente pari a circa 350 kW di cui circa 300 kW su aziende, per un incentivo atteso di circa 400.000 euro complessivi, calcolati in 20 anni. «Un progetto fortemente innovativo – ha dichiarato la sindaca di Torbole, Roberta Sisti – perché mette in sinergia istituzioni, imprese e cittadini. L’obiettivo è la decarbonizzazione: siamo solo un piccolo tassello, ma tanti tasselli insieme portano all’obiettivo».
Dopo l’accordo sul biogas presentato a Futura, questo è il secondo progetto presentato da Confindustria Brescia nell’ottica di energia a km-zero. Lo ha ricordato Fabio Astori vice presidente di Confindustria con delega a Ambiente e Energia: «L’impennata dei costi dell’energia sta gravando sul bilancio delle aziende. Le Cer possono rappresentare una chiave per il futuro, ma è fondamentale che siano accompagnate da politiche che garantiscano la sicurezza del sistema energetico nazionale e prezzi competitivi. Le istituzioni sono chiamate ad agire con urgenza per proteggere le imprese italiane e l’economia del Paese».
Sul modello Cer di Confindustria è intervenuto Luca Diomaiuta di Fedabo che ha ricordato l’ottica di sostenibilità economica nel medio e lungo periodo della Cer grazie ad un equilibrio tra produttori e consumatori di energia. Mentre Giorgio Costa, ConsulGroup, ha ricordato i benefici economie e sociali delle famiglie di Torbole.
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