Titolo di città a Gavardo, porta della Valsabbia e del Garda

Enrico Giustacchini
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto: «Titolo onorifico ma che ci riempie di orgoglio» commenta il sindaco Davide Comaglio
Il municipio di Gavardo - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Il municipio di Gavardo - Foto New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Sergio Mattarella ha firmato il decreto. Gavardo potrà d’ora in avanti fregiarsi del titolo di città. «Un titolo onorifico, certo, ma che ci riempie di orgoglio e di soddisfazione» commenta il sindaco Davide Comaglio.

L’iter che ha portato al riconoscimento - avviato dalla precedente Amministrazione, sempre guidata da Comaglio - è stato per la verità un poco tribolato, complici alcuni intoppi della burocrazia che hanno reso necessario, tra le altre cose, un secondo passaggio in Consiglio comunale e una seconda delibera. Alla fine, la pratica ha avuto comunque esito positivo, con il parere favorevole della Prefettura, il via libera del ministro dell’Interno e il suggello del Presidente della Repubblica.

In provincia

Gavardo è entrata così nel ristretto club delle città bresciane di cui già fanno parte, oltre naturalmente al capoluogo, Chiari, Erbusco, Darfo Boario, Desenzano, Gardone Riviera, Gardone Valtrompia, Ghedi, Lonato, Lumezzane, Manerbio, Montichiari, Palazzolo, Rezzato, Rovato, Salò e Travagliato.

Il centro più popoloso della Vallesabbia ha visto riconosciuti i numerosi elementi qualificanti indicati a sostegno dell’istanza, come è stato sottolineato anche nella relazione che il ministro Matteo Piantedosi ha presentato al Capo dello Stato. Elementi che si fondano innanzitutto sulla storia plurimillenaria di Gavardo, «porta della valle e del lago di Garda», abitata già in età neolitica, rilevante centro amministrativo in epoca romana, feudo vescovile e castrum di notevole valore strategico nel Medioevo e poi, per oltre tre secoli, potente capofila della Quadra insediata qui dalla Repubblica di Venezia.

Non meno significativo il ruolo ricoperto in tempi più recenti e fino ai nostri giorni dal punto di vista economico e dei servizi; così come sono stati evidenziati la ricchezza delle testimonianze artistiche e culturali e il pregevole patrimonio naturalistico che caratterizzano il territorio della neo-città.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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