Tignale, albergatori contro l’aumento della tassa di soggiorno
Gli albergatori bocciano l’aumento dell’imposta di soggiorno. Ad innescare un duello con il Comune di Tignale («il turismo costa, garantire tutti quei servizi di qualità considerati irrinunciabili per una località di vacanze comporta grandi investimenti» è la tesi del sindaco, Daniele Bonassi) è la petizione sottoscritta da una quarantina di operatori, saliti sugli scudi contro l’adeguamento del canone di soggiorno da 1,70 a 2 euro per il pernottamento in ogni categoria ricettiva.
Botta e risposta
«L’aumento - scrivono i gestori delle strutture - è stato introdotto quando molti contratti con tour operator e clienti privati risultano già chiusi, obbligandoci a chiedere agli ospiti somme comunque non preventivate».
La protesta ha offerto al primo cittadino l’occasione per ribadire la necessità del prelievo a carico del turista, in quanto beneficiario di servizi che comportano grandi investimenti, e per attuare una sorta di «operazione trasparenza», snocciolando modalità di utilizzo dei proventi dell’imposta e cifre investite per garantire servizi e attrattività di Tignale, uno dei Comuni gardesani che negli ultimi anni è cresciuto maggiormente per numero di presenze turistiche. Bonassi precisa che l’aliquota era invariata dal 2019 (quando fu aumentata di 20 centesimi) e che «se vogliamo garantire servizi di qualità, è necessario effettuare opportuni investimenti». Aggiunge il sindaco: «Riteniamo che i costi per i servizi turistici non debbano andare a carico dei residenti ed essere distolti da somme a bilancio destinate al sociale o all’istruzione».
Le spese
Bonassi elenca poi i servizi finanziati dall’imposta, che nel 2024 ha comportato un gettito di 593.325 euro: eventi (43.500 euro); contributo ad associazioni e Consorzio Garda Lombardia (39.200); manutenzione verde e pulizia sentieri (155.625); contributo a Tignale Servizi (355mila). Tra l’altro, si precisa, il contributo a Tignale Servizi non è neppure sufficiente per coprire i costi (personale, navetta per la spiaggia e altro ancora). Non è tutto: «Oltre ai fondi dell’imposta di soggiorno - fa notare il sindaco -, per finalità turistiche nel 2024 sono state impegnate ulteriori risorse aggiuntive per un importo di 419.058 euro, derivanti da altre entrate tributarie: sistemazione parco giochi Arcobaleno; manutenzione parco avventura; pontile di attracco battelli Navigarda; marciapiede Oldesio-Fil; sistemazione muri a secco; parcheggio intelligente al porto». «Tutti questi servizi ed investimenti - conclude Bonassi - vengono realizzati senza chiedere quote agli operatori turistici». Insomma, il balzello a carico dei turisti è un introito irrinunciabile, è la tesi del Comune, a meno che non si riducano le spese e, di conseguenza, i servizi forniti.
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