Testamento biologico, Azione: «Vanno aperti altri sportelli»

Daniela Zorat
Per gli esponenti bresciani Benzoni, Tomasini e Pomarici bisogna rendere funzionanti le anagrafi decentrate per presentare le Disposizioni anticipate di trattamento
Tra i primi cittadini a presentare le Dat nel 2018 in città
Tra i primi cittadini a presentare le Dat nel 2018 in città
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Estendere la possibilità di presentare le Dat, Disposizioni anticipate di trattamento, più conosciute come «testamento biologico», anche nelle quattro anagrafi decentrate del Comune di Brescia e non solo – come previsto oggi – unicamente allo sportello 12 dell’Ufficio Nascite settore servizi demografici di palazzo Broletto.

E, con l’intento di agevolare i cittadini, chiarire in una sezione del sito dello stesso Comune come possa essere presentato testamento biologico tramite videoregistrazione, modalità consentita dalla legge ma con prescrizioni particolari e un po’ macchinose.

Sono le due richieste che gli esponenti bresciani di Azione (l’onorevole Fabrizio Benzoni e i consiglieri comunali Francesco Tomasini, con delega alle Attività culturali, e Luca Pomarici) hanno presentato in una mozione al presidente del Consiglio comunale Roberto Rossini e alla sindaca Laura Castelletti che sarà discussa dopo la pausa estiva, che è stata illustrata ieri pomeriggio anche dall’avvocato Marzio Remus per l’Associazione Luca Coscioni.

Il picco di presentazioni delle Dat a Brescia, come in tutto il Paese, si è registrato nel 2018, quando la normativa sul testamento biologico è entrata in vigore dopo la sua regolamentazione nella legge 219/2017. Al 2023 le Dat depositate a livello nazionale – come riporta il sito dell’associazione – risultano essere 231.189; a livello lombardo 44.593 (39.610 inviate in banca dati); sono 4.848 quelle depositate a livello di provincia di Brescia (4.175 inviate in banca dati); mentre a livello cittadino il numero di testamenti biologici depositati e inviati in banca dati è di 1.044.

Sul tema delle Dat, che è uno strumento di autodeterminazione per esprimere le proprie volontà sui trattamenti sanitari da adottare nel caso di una eventuale incapacità futura di esprimere le proprie volontà (per redigerle basta esser maggiorenni e capaci di intendere e di volere), l’associazione Coscioni sta cercando di sensibilizzare le istituzioni e la popolazione con incontri e banchetti informativi (uno dei quali il 9 agosto alla Festa di Radio Onda d’Urto). «Nostro obiettivo – ha spiegato Tomasini – è quello di avvicinare il servizio al cittadino e di sensibilizzare e informare la cittadinanza sul tema».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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