Protesta agricoltori, 100 trattori sotto la Coldiretti

Terzo giorno di protesta per gli agricoltori e allevatori bresciani di «Riscatto agricolo», il movimento spontaneo nato in Italia nelle ultime settimane sull’onda delle proteste in tutta Europa, sfociate questa mattina nella rivolta di Bruxelles, dove un migliaio di trattori ha blindato la capitale belga e alcuni manifestanti hanno lanciato bottiglie e uova contro la sede del Parlamento europeo.

Al presidio di via della Maggia in città alla spicciolata arrivano i trattori di chi, dopo la protesta di ieri nella zona sud di Brescia, è tornato a casa o in azienda per dedicare almeno la mattinata al lavoro dei campi e agli animali della fattoria. «Oggi saremo almeno un centinaio – assicurano gli organizzatori – e contiamo di sfilare ancora in città».

E dopo una serrata trattativa con gli agenti della Digos, i leader della protesta hanno ottenuto di poter sfilare ancora per le vie di Brescia per il terzo giorno consecutivo.

Gli agricoltori speravano di poter andare alla rotonda di Brescia centro con un corteo a piedi dietro una decina di trattori. Un’ipotesi contrastata dalla questura che non ha autorizzato il blocco della rotonda all’uscita dell’autostrada A4.

Si era pensato quindi di avvicinarsi alla sede di Confagricoltura con i trattori passando sotto il Crystal Palace. Anche questa opzione però è stata scartata dalla polizia perché avrebbe creato enormi disagi alla circolazione del traffico bloccando di fatto tutta la zona a sud della ferrovia.

Si è concordato perciò alla fine di ripetere la sfilata di ieri, con settantina di trattori che ha marciato su via San Zeno fin sotto la sede della Coldiretti di Brescia e all’ingresso del casello della A4.

«Ci dispiace creare disagio ai cittadini – ha dichiarato Davide Pedrotti, tra i leader della protesta –, ma dobbiamo farci sentire. Mangiamo tutti il cibo che offre l’agricoltura e questa battaglia è fatta per difendere anche loro».