Terapia del dolore e malattie rare: approvato il Piano socio sanitario regionale

La Redazione Web
Il pacchetto di maxi emendamenti approvati dal Consiglio regionale riguarda anche il servizio di psicologia delle cure primarie e la valorizzazione delle professioni sanitarie
La sede di Regione Lombardia - © www.giornaledibrescia.it
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Con 43 voti a favore, 21 contrari e sei astensioni il Piano socio sanitario regionale 2024-2028 (Pssr) è stato approvato dal Consiglio regionale, dopo una lunga discussione e la votazione di 115 emendamenti (20 approvati, 80 respinti, sei inammissibili, sette ritirati e due decaduti) e di 100 ordini del giorno.

Via libera dunque al pacchetto dei maxi emendamenti proposti dalla Giunta e presentati in Aula dal vice presidente della Commissione sanità Roberto Anelli, contenente alcune proposte di integrazione suddivise in quattro ambiti: terapia del dolore, malattie rare, servizio di psicologia delle cure primarie e valorizzazione delle professioni sanitarie.

I dettagli

In relazione al primo ambito, il maxi emendamento prevede lo sviluppo della rete della terapia del dolore identificando quattro centri specialistici di secondo livello (centri hub) e venticinque centri di primo livello (centri spoke). Inoltre, si prevede lo sviluppo della rete delle cure palliative attraverso una presa in carico precoce e integrata dei pazienti non autosufficienti e affetti da patologie ad andamento cronico a domicilio, presso le strutture ospedaliere, gli ambulatori o i servizi residenziali.

Il maxi emendamento sulle malattie rare prevede invece lo sviluppo dello screening neonatale per identificare le immunodeficienze congenite severe, le malattie d’accumulo lisosomiale e le leucodistrofie, il sostegno allo screening della atrofia muscolare spinale e l’estensione all’adrenoleucodistrofia legata all’X.

Nel Pssr è integrato il servizio di psicologia cure primarie, istituito con legge regionale n. 1/2024. Lo «psicologo delle cure primarie» è una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).

L’ambito della valorizzazione delle professioni sanitarie prevede una ridefinizione dei fabbisogni del personale sanitario e sociosanitario delle Ats, Asst e Irccs, un incremento delle retribuzioni e degli standard di benessere organizzativo per rendere più attrattiva la professione, una migliore distribuzione dei professionisti nelle reti ospedaliere e sul territorio, l’attivazione di specifici percorsi di carriera e il potenziamento della formazione.

Gli altri emendamenti

Tra gli altri emendamenti più significativi si segnalano l’estensione a tutto il territorio regionale del progetto Dama. (Disabled Advanced Medical Assistance) per persone con disabilità grave e percorsi formativi specifici per il personale sanitario e sociosanitario, la promozione di azioni e interventi di supporto ai caregiver familiari conviventi con persone con disabilità, il sostegno alla sanità di montagna attraverso maggiori investimenti per i presidi sanitari e la predisposizione di adeguati incentivi economici per gli operatori sociosanitari dei territori montani, l’inserimento all’interno delle cartelle cliniche dei pazienti del consenso alla donazione degli organi e la previsione di politiche di housing sociale per il personale sanitario delle strutture delle aree turistiche e montane nei periodi di maggior afflusso.

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