Pianificarono l’omicidio di un ex collaboratore di giustizia: 5 arresti
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Nuovi arresti per il tentato omicidio di un 57enne di origini napoletane, da tempo trapiantato a Brescia e con un passato da collaboratore di giustizia. Ad Urago Mella, in città, tre anni fa gli avevano bruciato l’auto sotto casa con l’obiettivo di farlo uscire in strada e poi ammazzarlo.
La ricostruzione della Dia
È questa la ricostruzione della Dia, la divisione investigativa antimafia, che questa mattina – mercoledì 26 febbraio – ha eseguito cinque misure cautelari nei conforti di altrettante persone accusate di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Tra loro c’è anche Vincenzo Sarno, 55 anni, uno dei boss dei Sarno di Ponticelli. Oltre a lui, già in carcere, sono stati arrestati due uomini residenti a Modena e che nel piano omicidiario avrebbero dovuto materialmente sparare all’ex collaboratore di giustizia, un uomo residente a Genova che aveva fornito una pistola e un altro che abitava a Brescia e che avrebbe effettuato un sopralluogo ad Urago Mella per identificare l’abitazione della vittima.
Le armi
Le armi da fuoco ritrovate dagli inquirenti – hanno ricostruito i magistrati della direzione distrettuale antimafia bresciana – arrivavano dalla Calabria, in particolare da ambienti vicini a cosche della ’ndrangheta. È emersa la vicinanza degli affiliati al clan Sarno con esponenti della cosca Arena di Capo Rizzuto.
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