CronacaBassa

Istigazione alla corruzione, cavatore bresciano ai domiciliari

Secondo l’ipotesi accusatoria l’imprenditore voleva far falsificare il rilievo topografico di una cava di sabbia e ghiaia a Ghedi. Indagato anche un ex sindaco
Il video ripreso dall'elicottero dei carabinieri
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Un imprenditore bresciano, Arturo Bernardelli, a capo di un gruppo societario bresciano operante nel settore estrattivo, edilizio e dello smaltimento di rifiuti è stato arrestato dai carabinieri (nucleo Forestale di Brescia e nucleo Operativo e Radiomobile di Verolanuova) con l’accusa di tentata corruzione. Si trova ai domiciliari.

Avrebbe tentato di corrompere un tecnico affinché falsificasse il rilievo topografico di una cava di sabbia e ghiaia Ghedi e gestita da una delle società del gruppo Edilquattro «così da occultare le gravi difformità con cui è stato coltivato tale bacino estrattivo» spiegano gli inquirenti.

«Bernardelli ha assunto il malaffare come vero e proprio sistema di gestione dei suoi affari» scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, aggiungendo che «trattasi di persona che ha ampiamente dato dimostrazione di non possedere la benché minima capacità di autocontrollo e di avere eletto a vero e proprio sistema di gestione dell'attività d'impresa quello dell'ingerenza indebita nell'attività della Pubblica amministrazione».

Altri indagati

Cave, arrestato imprenditore bresciano

Il sito estrattivo occupa una superficie di oltre 200mila metri quadrati ed è stato sottoposto a sequestro. Nell’ambito dell’inchiesta del pm Marzia Aliatis risulta indagato a piede libero anche un politico locale che avrebbe facilitato i contatti tra l’imprenditore e il tecnico. Si tratta dell’ex sindaco di Castenedolo Giambattista Groli in quota Italia Viva), che attraverso il suo legale, l’avvocato Piergiorgio Vittorini, fa sapere: «Siamo particolarmente sorpresi che la correttezza dei nostri comportamenti sia stata valutata come penalmente rilevante».

Risulta infine indagato anche Gabriele Baruzzi, un manager alle dipendenze dell’imprenditore arrestato, al quale viene contestato di aver offerto utilità non dovute alla consulente di un ente locale per indirizzare le attività amministrative di quest’ultimo in favore della società.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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