CronacaBassa

Tentano una truffa a Carpenedolo, denunciati due uomini

I due sono stati fermati dai carabinieri mentre stavano cercando di entrare in una corte con la scusa di una finta contaminazione dell’acqua
Gli «attrezzi» utilizzati per le truffe
Gli «attrezzi» utilizzati per le truffe
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Avevano falsi badge da manutentore, abiti da lavoro, radio walkie-talkie, guanti da lavoro, rilevatori di frequenza, sirene da autovettura, adesivi con scritto «POLIZIA», targhe contraffatte e addirittura carte intestate a Comuni limitrofi con finti avvisi di interruzione di energia elettrica. E anche baffi finti, oltre che petardi, alcool, ammoniaca e carbonella adoperati per creare una finta contaminazione dell’acqua.

I carabinieri di Carpenedolo hanno denunciato due uomini dopo che avevano cercato di introdursi in una corte dello stesso paese spacciandosi per tecnici incaricati di controllare un fantomatico e inesistente inquinamento dell’acqua.

Un residente che non li ha fatti entrare ha chiamato i carabinieri spiegando che i due uomini in quel momento stavano parlando con la sua vicina. Le pattuglie hanno circondato la cascina costringendo i due uomini a fuggire a piedi lungo il fiume dove sono stati bloccati.

Nella loro auto, che riportava i loghi di una ditta, sequestrato tutto il materiale che si ritiene utilizzassero per commettere le truffe.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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