Tenta rapina in banca, nuovo arresto per Marco Orrù in Sardegna

Nell’estate del 1999 fece parte della banda che uccise durante una rapina Domenico Felicini, titolare di una gioielleria a Toscolano Maderno
Marco Orrù durante il processo - © www.giornaledibrescia.it
Marco Orrù durante il processo - © www.giornaledibrescia.it
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Nell’estate del 1999 fece parte della banda che uccise durante una rapina Domenico Felicini, il 48enne titolare di una gioielleria a Toscolano Maderno, raggiunto da quattro colpi di pistola. Sono passati 25 anni e Marco Orrù è nuovamente finito nei guai con la giustizia.

Due giorni fa è stato nuovamente arrestato a Cagliari per aver tentato una rapina alla filiale della Banca di Arborea a Santa Giusta, in provincia di Oristano. Per Orrù, 48 anni di Serramanna, nel Cagliaritano, e legami profondi nel Bresciano, si sono quindi spalancati nuovamente i cancelli del carcere. Ora si trova rinchiuso nel penitenziario di Uta (Cagliari) a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Secondo le indagini, Marco Orrù venerdì scorso è entrato in azione con il volto travisato in compagnia del complice, Antonio Marras di 65 anni di Serrenti (Cagliari) e ha tentato il colpo all’istituto di credito. Marras è stato subito bloccato e arrestato, mentre Orrù è riuscito a scappare. Gli inquirenti hanno subito attivato le ricerche in tutta la Sardegna, estendendole addirittura a Brescia, dove abitano i genitori del 48enne. Ricerche che hanno dato esito positivo nelle ultime ore. Orrù è stato infatti intercettato e ammanettato mentre si apprestava a lasciare l’isola a bordo di un traghetto in partenza da Cagliari con destinazione Civitavecchia.

Molto probabilmente aveva intenzione di raggiungere proprio Brescia, dove abitano il padre e la madre, ma dove è anche molto noto alle forze dell’ordine. Ora è di nuovo in carcere, dove nei prossimi giorni sarà interrogato. Evidentemente, dopo la condanna per omicidio di 25 anni fa, Orrù aveva ancora dei collegamenti con la malavita organizzata dell’isola e venerdì scorso ci ha riprovato. Ma stavolta gli è andata male.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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