Tele, vasi, sculture: le opere d’arte vittime dei visitatori

La Redazione Web
Non solo lo stendardo del Moretto, in altre occasioni le persone hanno danneggiato involontariamente quadri e statue
Una statua danneggiata nel Museo dell'Opera del Duomo di Firenze - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Una statua danneggiata nel Museo dell'Opera del Duomo di Firenze - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Il danneggiamento di un’opera d’arte esposta costituisce circostanza purtroppo non rara. Le cronache italiane testimoniano più episodi, con conseguenze anche più rilevanti di quelle riportate dallo stendardo del Moretto.

Tra i casi più recenti, c’è ad esempio quello del 4 maggio 2022: alla Galleria Borghese, nella Capitale, una visitatrice colta da malore cadde a terra danneggiando – analogia nell’analogia – un altro stendardo processionale, «San Francesco riceve le stimmate», opera di Guido Reni: il taglio di 4 centimetri impose anche in questo caso il restauro, fortunatamente senza grosse difficoltà.

Neppure le statue paiono immuni dagli effetti della distrazione di maldestri visitatori. Lo testimonia quanto avvenuto il 4 agosto 2020 alla gipsoteca di Possagno, terra natale del Canova: proprio il gesso originale della sua «Paolina Bonaparte come Venere vincitrice», studio della versione marmorea pure conservata alla Galleria Borghese, ci rimise due dita del piede destro per colpa di un turista austriaco che vi si sedette sopra. E pensare che la stessa opera poco più di un secolo prima aveva perso la testa a causa di altri... austriaci: i soldati che avevano bombardato il comune trevigiano.

Altre statue

Andando a ritroso nel tempo, risale al 2013 la frattura del mignolo della mano destra della statua della Vergine nel gruppo marmoreo dell’«Annunciazione» di Giovanni d’Ambrogio, ospitata al museo dell’Opera del Duomo di Firenze: colpa di un turista americano che si era avvicinato troppo. Più nota la caduta di una colonna romana a Pompei, urtata nel 2008 da uno studente giunto pure dagli Usa.

Certo fra le più costose distrazioni resta, sconfinando nel Regno Unito, quella di un visitatore del Fitzwilliam Museum di Cambridge che il 25 gennaio 2006, complice una stringa slacciata, mandò in 400 frantumi tre antichissimi vasi cinesi in porcellana della dinastia Qing. Il danno fu di oltre 700mila euro. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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