Tedaldi (Acb): «La gestione associata deve essere approfondita»

«L’azione della pubblica amministrazione assume sempre più un ruolo fondamentale rispetto alle esigenze di crescita dei cittadini e di supporto alle esigenze delle imprese. E noi amministratori sentiamo il peso di tale responsabilità, soprattutto quando quotidianamente dobbiamo fare i conti con i tanti problemi e difficoltà che incontriamo nella gestione dei nostri Comuni». Parte da questa premessa l’analisi di Cristina Tedaldi, sindaca di Leno e presidente dell’associazione dei Comuni bresciani.

«Credo che la questione relativa alla gestione associata dei servizi e delle funzioni amministrative, specie nei comuni di piccole dimensioni, debba essere necessariamente approfondita, perché potrebbe essere un valido supporto nella gestione delle amministrazioni».

A giudizio di Tedaldi, diventa importante «approfondire le possibilità che la vigente legislazione offre ai Comuni in materia di forme associate di gestioni di servizi e funzioni; istituti presenti da tempo nella legislazione, ma che hanno subito negli ultimi anni progressivi cambiamenti proprio per renderli adattabili alle esigenze degli enti locali più piccoli».

Il rischio che «incombe attualmente sulle amministrazioni locali – aggiunge – è rappresentato dalla possibilità che il tanto invocato principio di sussidiarietà possa, in realtà, risultare vanificato dalla oggettiva impossibilità tecnico-logistica. Se aggiungiamo la grande difficoltà a reperire risorse umane, la situazione diventa complicata. E lo diventa ancora di più da noi, nella Bassa, che da sempre lamentiamo la mancanza di istituzioni sovracomunali».