Taglio alla metro, l’allarme di 13 associazioni di categoria
La metropolitana torna al centro del dibattito, questa volta per il taglio dei finanziamenti pubblici. A lanciare l’allarme sono tredici associazioni di categoria, che hanno inviato una lettera alla V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, chiedendo con forza di mantenere intatti i fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale (Tpl). Tra i firmatari ci sono Ance, Associazione Artigiani di Brescia e Provincia, Confindustria Brescia, Confcommercio, Coldiretti, Cna e altre realtà che rappresentano oltre 38.800 aziende, capaci di offrire lavoro a quasi 300.000 persone sul territorio.
Un milione di euro
La questione riguarda 1 milione di euro, risorse fondamentali per garantire il funzionamento e la sostenibilità della metro. La lettera mette in luce l’importanza della metropolitana, descritta come un sistema all’avanguardia sia per la sua tecnologia sia per il suo impatto sulla mobilità urbana. Con i suoi 18 chilometri di tracciato, le 23 stazioni e il collegamento diretto tra le zone nord, sud ed est della città.
«Un taglio ai fondi comprometterebbe gravemente un’opera che garantisce una mobilità più sostenibile, risponde a esigenze ambientali urgenti e migliora la qualità della vita per cittadini e lavoratori» sottolineano le associazioni, che denunciano come l’eventuale riduzione del finanziamento si tradurrebbe in pesanti ripercussioni sul bilancio del Comune, chiamato ad intervenire per coprire i costi mancanti utilizzando risorse destinate ad altri servizi.
«La decisione di tagliare i fondi appare lineare e priva di un’attenta valutazione dell’importanza strategica dell’infrastruttura - si legge nella lettera-. La Convenzione in essere tra Comune e Stato garantiva il pieno sostegno economico, e questa scelta contraddice gli accordi presi, creando un pericoloso precedente». Nella loro missiva, le tredici associazioni ribadiscono che, pur comprendendo la necessità di razionalizzare la spesa pubblica, il taglio di 1 milione di euro al Tpl sarebbe una scelta miope, con effetti negativi sia sul piano economico che su quello ambientale. «Un’opera come la metropolitana di Brescia non è solo un mezzo di trasporto, ma una leva per la crescita e la riqualificazione della città, a beneficio dell’intera comunità».
La richiesta
L’appello si conclude con una richiesta chiara: ripristinare integralmente i fondi previsti, garantendo così il rispetto della Convenzione e, soprattutto, il futuro di un’infrastruttura essenziale per Brescia.
«Confidiamo nella sensibilità della Commissione Bilancio e nel suo senso di responsabilità per evitare che il peso di questa scelta gravi unicamente sul Comune e, di riflesso, sui cittadini».
Le associazioni si dicono pronte a difendere la metro con ogni mezzo, consapevoli che perdere una risorsa come questa significherebbe fare un passo indietro non solo per Brescia, ma per l’intero sistema della mobilità sostenibile in Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.