Tacconi sul depuratore del Garda: «Dobbiamo dare una risposta ai cittadini»

Paola Gegorio
Nel bilancio di fine mandato il vicepresidente della Provincia ha parlato anche del ciclo idrico, di eccellenze, economia e produttività
Provincia, impegni e obiettivi
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Massimo Tacconi stila il bilancio di fine mandato toccando temi caldi e molto dibattuti, di cui si è occupato in questi anni in Provincia, gli ultimi due da vicepresidente.

Non sa ancora se si ricandiderà per il Broletto ma guarda comunque oltre il termine del biennio consiliare. Ci sono due grandi temi sul tavolo: il gestore unico del ciclo idrico integrato (il dibattito era ed è tra solo pubblico o formula mista pubblico privato) e il depuratore del Garda. Su quest’ultimo ci si confronta, anche con toni aspri e proteste, da vent’anni: riguarda soprattutto gli abitanti dei Paesi dislocati lungo il Chiese, fiume che dovrebbe accogliere i reflui del Benaco.

Il ciclo idrico e il depuratore

Tacconi, che ha fatto parte anche della commissione ciclo idrico, precisa: «Bisogna lavorarci, a partire dalle perdite su cui i gestori si sono impegnati. Sul gestore unico un’indicazione in Provincia l’abbiamo data. La mozione lascia aperto alle due opzioni pubblico o pubblico-privato e il fatto che possa esserci una parte di privato personalmente non mi scandalizza. Pensiamo che l’Ato possa proporci la scelta migliore. L’obiettivo deve essere l’efficienza».

Sul depuratore del Garda Tacconi ricorda: «La Provincia ha dato indicazioni chiare: è un’infrastruttura che serve al nostro lago. Il Governo ha messo il commissario (il prefetto, ndr), ma sono convinto ci sia ancora da dibattere e sia giusto dare una risposta concreta e veloce al lago di Garda. Spetta al commissario riuscire a trovare la tempistica utile per realizzare l’infrastruttura».

Gli altri temi

Massimo Tacconi sposa l’istituzione delle aree vaste e sottolinea il lavoro fatto sulle altre deleghe che gli sono state assegnate, ovvero eccellenze, economia e la produttività.

«L’agroalimentare e manifatturiero bresciano sono eccellenze a livello nazionale – evidenzia –. Abbiamo chiesto ai Comuni di segnalarci quelle territoriali e il report ha iniziato a darci informazioni importanti. Montirone ad esempio eccelle nella lavorazione delle erbe e con gli amari. L’obiettivo è arrivare ad un bando dedicato al queste realtà».

Sul fronte della produttività, il Broletto ha partecipato a molti tavoli con sindacati e aziende in crisi, ha incontrato Camera di commercio e associazioni di categoria. Infine, la cultura. «Nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura abbiamo patrocinato molti eventi, ad esempio in Franciacorta, e sostenuto brand importanti come il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, per portarlo in provincia con un progetto nuovo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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