Sversa liquami nella roggia a San Paolo, i pesci morti lo «inchiodano»
Sono ancora in corso le indagini per capire se la moria di pesci nella roggia Cesaresca a San Paolo e la comparsa di schiuma bianca siano collegate all’ennesimo episodio di sversamento illecito di liquami. Ma una cosa è certa, l’allarme dei cittadini lanciato dopo aver visto i pesci morti nel corso d’acqua ha permesso alla Polizia locale di beccare in flagrante l’autore dello sversamento. Infatti, le numerose chiamate hanno spinto gli agenti a intervenire rapidamente per verificare la situazione e prendere le contromisure necessarie.
Grazie alla prontezza dell’intervento, la Locale ha potuto documentare dettagliatamente l’accaduto, raccogliendo prove significative che permetteranno di procedere legalmente contro il presunto colpevole. Le prime indagini indicano che un grande quantitativo di liquame, originato da un campo adiacente, è defluito in uno scarico che sbocca nella roggia Cesaresca, indicativamente nel tratto al confine con Coniolo.
Ovviamente è ancora da verificare se proprio questo scarico abusivo sia stato la causa effettiva del grave danno ambientale. La cittadinanza ha inoltre riportato la presenza di schiuma bianca sull’acqua, rafforzando i sospetti di contaminazione da sostanze chimiche o materiali inquinanti.
Il tratto della Cesaresca, che di fatto attraversa per intero il territorio di San Paolo, non è nuovo a episodi di contaminazione ambientale, e i dovuti accertamenti sono tuttora in corso. Le autorità stanno concentrando i loro sforzi sulla verifica del percorso del canale per accertare se vi sia una correlazione diretta tra il tratto interessato dallo sversamento e la zona della Cesaresca colpita dalla moria di pesci.
Le prossime ore saranno cruciali per stabilire se il liquame defluito sia effettivamente la causa del grave danno ecologico osservato.
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