Svastiche a Brescia, condanna bipartisan: «Offesa alla memoria»
Nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 dicembre in centro a Brescia sono comparse numerose svastiche. Si trovano soprattutto nel tratto compreso tra via Trieste e piazza della Loggia: qui i simboli appaiono anche sul basamento della statua della «Bella Italia».
Le parole della sindaca
Tra le prime persone a esprimersi sulla vicenda c’è la sindaca di Brescia Laura Castelletti, che definisce le svastiche «un palese affronto all’anima democratica e inclusiva della nostra città. Non ci faremo condizionare da chi, con azioni becere, pensa di intimidire le istituzioni e i cittadini, seminando paura e odio».
E prosegue: «Non arretreremo, continueremo a promuovere e difendere i valori democratici nei quali ci riconosciamo. Siamo medaglia d’argento alla Resistenza, siamo stati feriti dalla strage neofascista di piazza Loggia, questi estremisti non troveranno terreno fertile nella nostra città. Mi aspetto che tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale prendano le distanze, in modo netto, da questi atti inaccettabili. Brescia è, e continuerà ad essere, libera, antifascista e democratica».
Il Pd
In mattinata sono arrivate quindi le reazioni da parte di tutta politica bresciana, a partire dal deputato Gian Antonio Girelli (Pd). «La svastica disegnata sul monumento della “Bella Italia” in piazza Loggia e altre simili sui muri della città non possono che preoccupare per il clima che si è venuto creare in questa ultime settimane», dice, alludendo anche al recente corteo neonazista tenutosi a Brescia.
Michele Zanardi, segretario provinciale del Partito Democratico di Brescia, ha espresso a sua volta «profonda preoccupazione. Questi gesti non solo deturpano il patrimonio, ma risvegliano echi di un passato oscuro che la nostra comunità ha deciso di lasciarsi alle spalle. È allarmante – continua –, che in una città come Brescia, nota per la sua storia di resistenza e di coesione sociale si manifestino simboli di odio così crudi e divisivi. Questi atti non sono semplici espressioni di dissenso, ma segnali di un clima di intolleranza che deve essere fermamente respinto da tutti, indipendentemente dall'orientamento politico».
Entrambi chiedono che «anche i partiti di centrodestra prendano le distanze senza ambiguità da questi segnali e simboli, che nulla hanno a che fare con il normale confronto di idee», come scrive Girelli.
Il centrodestra
Il Centrodestra in Loggia ha condannato senza riserve le scritte. «Un atto che offende la nostra comunità e la memoria storica», si legge nel comunicato firmato da tutti i consiglieri dei gruppi Fratelli d’Italia, Civica Rolfi sindaco, Lega e Forza Italia. «Un episodio che non può essere minimizzato e che va condannato senza se e senza ma», dicono, «un’offesa alla nostra comunità, alla memoria storica della nostra città e soprattutto ai tanti deportati e alle vittime del nazifascismo, che devono essere ricordati con il massimo rispetto».
Cinque stelle
Paola Pollini del M5s, consigliera regionale e presidente della Commissione regionale antimafia, definisce le svastiche «uno sfregio alla nostra memoria e alla storia della nostra città. Oltre ad augurarmi che i responsabili siano presto identificati e rispondano delle loro azioni nelle opportune sedi, spero che le istituzioni unite e tutte le forze politiche che le compongano prendono le distanze, da un gesto che va condannato senza indugio. Lo sfregio di questa notte rappresenta una deriva che deve essere immediatamente fermata».
Azione
«Questi atti vili sono un tentativo di far credere che questa sia la vera Brescia, ma non lo è», ha fatto sapere Fabrizio Benzoni, deputato bresciano di Azione, facendo riferimento anche lui al corteo della scorsa settimana e aggiungendo: «Brescia è una città contro ogni violenza, antidiscriminatoria e crede fermamente nei valori democratici e in quelli dell’inclusione. Non possiamo tollerare simili manifestazioni di odio e intolleranza. (...) Ora è fondamentale che tutta la comunità si unisca in una condanna collettiva di questi atti».
Secondo Benzoni «è nostro dovere proteggere i nostri principi di libertà e per questo, insieme a tutta la comunità politica che rappresento, parteciperò alla manifestazione organizzata il 20 dicembre a Largo Formentone».
Noi moderati
Anche Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati Centro Popolare, ha associato il gesto al corteo di qualche giorno fa. «Prima il corteo neofascista per le strade del centro città, ora le svastiche in piazza della Loggia», fa sapere. «Proprio lì, nel luogo della strage del 1974 che rappresenta per tutta la comunità una ferita ancora aperta. L’ennesimo oltraggio a Brescia e ai bresciani, che non si faranno di certo intimidire da questo clima di odio inaccettabile. Brescia non appartiene e non apparterrà mai a chi vuole riportare indietro le lancette della storia».
FdI
Da Fratelli d’Italia arriva la voce del deputato Giangiacomo Calovini. «Le svastiche comparse questa notte nelle vie della città di Brescia, e in particolar modo in Piazza della Loggia, rappresentano un vergognoso gesto che offende la memoria storica, i valori democratici e il rispetto per la dignità umana su cui si fonda la nostra comunità – dice –. È fondamentale una condanna inequivocabile da parte di tutti, ribadendo l’impegno nel contrastare ogni manifestazione di intolleranza, razzismo e antisemitismo. Non può esserci alcuna ambiguità davanti ad un simbolo che rappresenta una pagina vergognosa della storia recente».
«Ferma condanna» anche da parte della deputata Cristina Almici, dello stesso partito: «Brescia è una città che ha dato tanto alla lotta per la libertà e per la democrazia, è stata segnata dalla tragedia della strage di piazza Loggia e, per questo, ogni manifestazione di fascismo e di estremismo ideologico è un affronto alla memoria collettiva e ai valori che uniscono tutti i cittadini. Come rappresentante di Fratelli d’Italia, voglio sottolineare con forza che questi gesti non appartengono alla nostra comunità. Si tratta di azioni inaccettabili, che non devono essere minimizzate né giustificate, e che vanno fermamente respinte da tutte le forze politiche e dalla società civile. È nostro dovere, oggi più che mai, essere uniti nel condannare ogni forma di violenza e di intolleranza, senza alcuna esitazione. Chiediamo che le forze dell’ordine proseguano con determinazione nelle indagini per individuare i responsabili di questi gesti incivili, e invitiamo tutte le istituzioni a non abbassare la guardia di fronte alla crescente minaccia di estremismi di ogni colore».
La maggioranza in Loggia
«Deturpare il centro della città con delle svastiche non è solo un atto grave, è un gesto che demarca un punto di rottura. C’è un prima e c’è un dopo – scrivono i capigruppo dei gruppi consiliari di maggioranza in Loggia, Roberto Omodei, Valentina Gastaldi, Arshad Mehmood, Francesco Patitucci, Francesco Catalano e Francesco Tomasini –. La necessità di condannare in maniera unitaria questi gesti è una responsabilità di tutti. Non ci sono se e non ci sono ma. È una responsabilità storica che guarda a chi c’è stato prima di noi e ha combattuto per liberare il nostro paese e la nostra città e a chi verrà dopo di noi, a cui dobbiamo lasciare un mondo in cui il fascismo sia stato sradicato».
Continua il comunicato. «Non possiamo banalizzare in alcun modo quanto accaduto: non solo parliamo di deturpare monumenti con un simbolo che ha un significato preciso ma anche di un gesto fatto in risposta alla manifestazione antifascista organizzata a Brescia per questo venerdì.
Rispondiamo, come maggioranza in Loggia, che non solo non c’è spazio per questo tipo di azioni ma che ci saranno delle conseguenze serie: confidiamo nel rapido lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura per accertare le responsabilità di atti che inneggiano al nazifascismo. La risposta democratica di tutte le forze di maggioranza è ferma e ci auspichiamo la stessa condanna dalle forze di minoranza».
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