Strage di piazza Loggia, il legale di Zorzi: «Se serve sarà in aula»

Nel processo parallelo, in cui è imputato Marco Toffaloni, la Svizzera ha negato il trasferimento coattivo dell’uomo dichiarando prescritto il reato
Nuova udienza del processo per la strage di piazza Loggia © www.giornaledibrescia.it
Nuova udienza del processo per la strage di piazza Loggia © www.giornaledibrescia.it
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Nuova udienza del processo per la strage di piazza della Loggia davanti alla corte d’assise di Brescia con imputato Roberto Zorzi, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato neofascista del 28 maggio 1974.

Assente in aula l’imputato, che ha 70 anni ed è cittadino americano. «Non escludiamo che venga un giorno in aula. Vediamo se sarà necessario» ha detto il suo legale, l’avvocato Stefano Casali, rispondendo ad esplicita domanda del presidente della Corte Roberto Spanò.

Nel processo parallelo, in corso davanti al tribunale dei minori di Brescia e in cui è imputato Marco Toffaloni, all’epoca minorenne e oggi cittadino elvetico, la Svizzera ha negato il trasferimento coattivo in aula dichiarando – per la legge svizzera – prescritto il reato di strage.

Il generale Massimo Giraudo, già comandante dei Ros, è il testimone principale © www.giornaledibrescia.it
Il generale Massimo Giraudo, già comandante dei Ros, è il testimone principale © www.giornaledibrescia.it

Oggi il testimone principale è il generale Massimo Giraudo, già comandante dei Ros che ha condotto le indagini sulla strage di Piazza della Loggia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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