Strage di Erba, no a un nuovo processo per Rosa e Olindo

La corte d’appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione presentata dai legali dei coniugi. I difensori: «Ricorreremo in Cassazione
Niente revisione per Olindo e Rosa
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Nessun nuovo processo sulla Strage di Erba. La corte d’appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione presentata dai legali di Rosa o Olindo, i coniugi che sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo per la strage in cui morirono Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk di appena due anni, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

La decisione dei giudici bresciani mette definitivamente la parola fine alla vicenda che si trascina da anni e che ha diviso l’opinione pubblica nonostante una sentenza definitiva pronunciata tredici anni fa.

Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati in tre gradi per la strage di Erba - © www.giornaledibrescia.it
Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati in tre gradi per la strage di Erba - © www.giornaledibrescia.it

Azouz Marzouk

Azouz Marzouk è deluso: «Non sono stati Olindo e Rosa» - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
Azouz Marzouk è deluso: «Non sono stati Olindo e Rosa» - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it

«Sono deluso, non sono stati loro». A dirlo Azozuz Marzouk, padre e marito di due delle quattro vittime della strage di Erba dopo la decisone della Corte di dichiarare inammissibili le istanze di revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo. «Non chiede scusa ai fratelli Castagna?», gli è stato chiesto. «Non li conosco» ha risposto Marzouk.

La difesa

«Siamo ovviamente delusi, faremo ricorso in Cassazione» ha annunciato Fabio Schembri, uno dei difensori di Olindo Romano e Rosa Bazzi, all’uscita dal tribunale dopo la lettura della sentenza. 

Le parole di Fabio Schembri, legale di Rosa e Olindo

L’accusa

«Noi siamo professionalmente soddisfatti perché la Corte d'Appello ha accolto le richieste della procura generale e dell'avvocato generale e quindi naturalmente come ufficio siamo soddisfatti». Lo ha detto il procuratore generale di Brescia Guido Rispoli al termine dell’udienza nel quale è stata rigettata richiesto di revisione presentata da Rosa e Olindo. «Ogni più approfondito commento andrà fatto quando vedremo le motivazioni della sentenza per confrontarci con quello che sarà scritto» ha aggiunto Rispoli.

Il procuratore generale Guido Rispoli che ha rappresentato l’accusa in aula

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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