CronacaGarda

Strada della Forra: roccia instabile, ipotesi nuova galleria

Lo rileva il monitoraggio della falesia. La Provincia affida l’incarico di progettazione per un tunnel alternativo
Strada della Forra, monitoraggio e progettazione
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La roccia si muove, si pensa ad un nuovo tracciato in galleria. Con tempi per la riapertura che saranno inevitabilmente lunghi. È quanto emerge dall’aggiornamento sulla situazione della Sp 38 «Strada della Forra» diffuso ieri della Provincia di Brescia, titolare della principale (anche se, fortunatamente, non unica) strada di accesso all’altopiano di Tremosine, chiusa dal 16 dicembre scorso a causa di una frana.

Il dissesto ha generato una «situazione di grave instabilità» di un tratto in galleria, con un doppio rischio: l’implosione dall’alto, cioè il crollo della volta del tunnel, e il cedimento verso il basso della porzione di montagna che regge la carreggiata. Una situazione terribilmente complicata.

Lieve movimento della roccia

La strada è monitorata dalla scorsa primavera. Geologi e tecnici stanno raccogliendo dati utili ad analizzare la condizione della falesia dopo la frana scesa dal fianco della montagna.

La situazione non sembra ancora essersi stabilizzata: «Dai risultati ottenuti fino a oggi - fa sapere la Provincia - è stato appurato che vi è un lieve movimento della roccia, rilevato sia dai sensori all’interno della galleria sia da quelli all’esterno, la cui evoluzione è da indagare nei prossimi mesi anche con l’installazione di nuovi monitoraggi profondi in grado di ottenere dati non solo dalla superficie della roccia, ma anche dal suo interno». Sono insomma necessarie altre informazioni.

«I monitoraggi attualmente installati - fa inoltre sapere il Broletto - continueranno a rimanere in opera almeno fino alla fine di settembre e raccoglieranno dati utili in merito al comportamento della falesia, anche relativamente allo shock termico: le rocce sono caratterizzate da bassi valori di conducibilità termica e per questa ragione si instaurano forti differenze di temperatura tra le parti esterne e quelle interne, generando tensioni che causano dilatazioni e frammentazioni. I mesi estivi sono pertanto fondamentali per l’ottenimento di un quadro più completo».

Se è comprensibile l’esigenza di avere risposte certe e celeri da parte della gente di Tremosine, tuttavia è fondamentale concedere ai tecnici il tempo adeguato per ottenere un quadro completo della situazione in falesia.

Guardando al futuro

Intanto, parallelamente ai monitoraggi, la Provincia ha affidato l’incarico per la progettazione di una nuova galleria ed è pronto un primo disegno preliminare del tracciato. Sembra venga esclusa, dunque, l’ipotesi di poter riaprire la strada lungo l’attuale percorso. Servirà un nuovo tunnel. «Lo studio progettuale - conclude la nota diffusa dal Broletto - continua vagliando varie soluzioni che possano essere ottimali dal punto di vista della pendenza del tunnel e del difficile contesto ambientale in cui potrebbe essere realizzata la nuova opera».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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