Strada della Forra, la riapertura rimane lontana
Summit, ieri a Gargnano, sui problemi aperti della viabilità altogardesana. Presenti l’assessore regionale Giorgio Maione, il consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici Paolo Fontana, il responsabile progettazioni di Anas Lombardia Marco Cairoli, sindaci e assessori del territorio.
Quattro i temi sui quali il neo presidente della Comunità montana Parco Alto Garda Bresciano, Chicco Risatti, ha voluto accendere i riflettori. Tra questi due emergenze. Una è quella della Sp38, chiusa per frana nel tratto della Strada della Forra dal 16 dicembre scorso. Risatti auspica una riapertura in tempi rapidi per salvare l’economia turistica di Tremosine (400mila presenze annue), ma la situazione è complessa. Sono in corso i monitoraggi da parte della Provincia, che intanto ha affidato l’incarico per la progettazione di una nuova galleria. Sembra esclusa, dunque, l’ipotesi di poter riaprire la strada lungo l’attuale tracciato. I tempi non saranno brevi.
Trapela più ottimismo sull’altra emergenza, la chiusura della Sp9 che da Gargnano porta in Valvestino, franata il 9 settembre. I rilievi nel sottosuolo hanno permesso di individuare lo strato roccioso su cui poggiare la nuova carreggiata. Si cercherà di riaprire la strada entro Natale.
Si è infine parlato di due interventi sulla Gardesana, la galleria bypass Gargnano-Tignale, opera in fase avanzata di progettazione, appaltabile nel 2025, e il sogno del tunnel Tormini-Toscolano di cui si parla dagli anni Sessanta, ora rilanciato da Risatti, che intende predisporre un progetto di fattibilità per essere pronto nel caso si presenti l’opportunità di bandi e finanziamenti.
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