Stop alla festa a Nave: i «Coste & Furious» si infuriano davvero

Barbara Fenotti
Il sindaco Franzoni: «Non potevamo dare l’autorizzazione». Il gruppo di motociclisti delle Coste di Sant’Eusebio: «Ostruzioni da chi ha scelto di non comprendere i temi costruttivi che avremmo voluto condividere»
Nave nega la festa a "Coste and furious"
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Sono furiosi, come dice il loro stesso nome «Coste & Furious», ma stavolta la passione per le moto non c’entra. O, meglio, c’entra relativamente: il gruppo di motociclisti delle Coste di Sant’Eusebio (quasi 7.000 follower su Instagram), balzati in questi mesi agli onori della cronaca perché additati come «pericolo della strada», aveva organizzato sabato 7 settembre al centro sportivo di via Capra la prima edizione del «Coste & Furious party», serata a base di cibo, moto e musica.

A quattro giorni dalla data stabilita, però, la festa è stata annullata perché il Comune di Nave non ha rilasciato l’autorizzazione necessaria. Se per i Coste & Furious «si tratta di ostruzioni deliberate mosse da chi, oppresso dall’ignoranza e dalla paura del confronto, ha scelto di non comprendere i temi e i contenuti costruttivi che avremmo voluto condividere», non è dello stesso avviso il sindaco di Nave, Matteo Franzoni.

Stando a quanto raccontano il primo cittadino e l’assessora Roberta Paradisi, «tre settimane fa è arrivata una telefonata in cui veniva chiesto agli uffici se l’area feste fosse libera e, a risposta affermativa, il richiedente, che si sarebbe occupato dello stand gastronomico, non aveva specificato che l’obiettivo era organizzare il party dei Coste & Furious, cosa che è emersa ufficialmente solo la scorsa settimana».

A quel punto la Giunta Franzoni si è riunita e ha deciso di non rilasciare l’autorizzazione «dal momento che un evento del genere, con l’arrivo ipotetico di molte moto, richiede una organizzazione specifica anche dal punto di vista dell’ordine pubblico». In secondo luogo «il clima che si respira in questi mesi in relazione a questo movimento, con riunioni in prefettura dei sindaci e anche un decesso sulle Coste solo poche settimane fa, è talmente pesante che ci sembrava irrispettoso dare l’ok».

«Continueremo a lottare per mantenere vivi i nostri spazi - hanno scritto in una nota i motociclisti - e portare avanti iniziative che promuovano aggregazione, sicurezza e crescita». Franzoni rilancia: «L’anno prossimo, se le acque si saranno calmate, venite a parlarne per tempo in municipio: organizzeremo insieme l’evento».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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