Stazione di Passirano, la sindaca: «Troppe criticità sul progetto»

Gabriele Minelli
La sindaca replica agli attacchi ricevuti per lo stop all’area di interscambio: l’intervento era già stato finanziato da Regione Lombardia ma per il Comune i problemi erano numerosi
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«Non c’è stato un blocco arbitrario del progetto di riqualificazione dell’area d’interscambio di Passirano»: firmato Mariuccia Raccagni.

La sindaca di Passirano ha voluto ribattere con forza alle accuse mosse dal vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono, dalla consigliera regionale Miriam Cominelli e dalla leader del gruppo d’opposizione passiranese Marta Orizio circa uno stop «inspiegabile» al progetto di ristrutturazione della stazione di Passirano da parte del Comune di Passirano (c’è anche la firma della Regione con un decreto a ribadire «il blocco non arbitrario» rimarcato dalla sindaca) .

Un piano d’intervento già finanziato con oltre 2 milioni di euro da Regione, ma che presentava, sempre secondo l’Amministrazione Raccagni, molte criticità, specie dal punto di vista socioambientale: «Le abbiamo sottolineate – spiega la Raccagni, che ha lamentato anche la mancanza di documenti progettuali da parte della precedente Amministrazione comunale –: sono emerse a seguito di un’attenta valutazione tecnica svolta in collaborazione con i professionisti di Ferrovie Nord, che hanno concordato su diversi aspetti: “Le preoccupazioni legate all’aumento del traffico di autobus e automobili attraverso il comune di Passirano, la mancata previsione di un aumento della frequenza dei treni a migliorare il servizio, legata anche all’assenza del doppio binario, e l’impossibilità di realizzare marciapiedi in via Roma a causa delle limitate dimensioni stradali, con conseguenti rischi per la sicurezza”».

Per cercare di ovviare a queste problematiche, l’Amministrazione comunale aveva richiesto a Regione, Trenord e Ferrovie Nord nei mesi scorsi alcune opere: «Dalla realizzazione di un sottopasso per migliorare il flusso del traffico alla creazione di un doppio binario ferroviario per consentire un aumento della frequenza dei treni, dall’utilizzo di autobus elettrici di dimensioni ridotte nella stretta via Roma alla riduzione del numero di parcheggi aggiuntivi previsti per auto e pullman (per minimizzare l’impatto sul consumo di suolo e limitare gli espropri), sino all’installazione di un sistema di videosorveglianza.

Richieste che non hanno avuto riscontri fattivi per via di una mancanza di ulteriori fondi: «Gli interlocutori, pur ritenendo valide le richieste dell’Amministrazione Raccagni – concludono dal Comune –, le hanno dovute respingere per assenza della copertura economica necessaria in fase di progetto. L’interruzione del progetto eviterà agli abitanti di Passirano di affrontare espropri ingiusti, gravi problemi di traffico e inquinamento».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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