Staffetta della memoria: il traguardo sono verità e giustizia

Marco Papetti
Milano, Brescia e Bologna unite nella corsa in programma l’1 e il 2 agosto
Stragi, una staffetta per ricordare
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La forma è un po’ ridimensionata da quando era una corsa quasi ininterrotta lungo il tragitto Milano-Brescia-Bologna, ma il valore simbolico e civile è sempre lo stesso.

La tradizionale staffetta della memoria tra città vittime del terrorismo neofascista torna anche quest’anno con un percorso che, nella tappa bresciana, partirà da Roncadelle per concludersi in piazza Loggia per l’omaggio alla stele del 28 maggio 1974. La staffetta avrà una prima frazione la mattina del 1° agosto a Milano, teatro nel 1969 della strage di piazza Fontana, e ripartirà poi alle 16.45 dalla sede degli Alpini di Roncadelle, dove i podisti bresciani saranno affiancati da atleti bolognesi, in rappresentanza della città dove il 2 agosto 1980 una bomba alla stazione causò 85 morti e 200 feriti.

La corsa si dirigerà poi verso il centro, con una sosta al cimitero Vantiniano, e arriverà alle 18 sotto la Loggia, dove i podisti saranno accolti dalle autorità e dalla banda «Isidoro Capitanio». L’ultimo momento commemorativo sarà il 2 agosto nel capoluogo emiliano, in tempo per la cerimonia della ricorrenza dell’attentato, alla quale parteciperanno l’assessore Marco Fenaroli e due delegati di Casa della Memoria.

Significati

L’iniziativa, intitolata «Momenti di memoria. Per non dimenticare», coinvolge Brescia, dal 1987, dove è promossa dalla Casa della Memoria con Comune, Provincia e Associazione familiari dei caduti della Strage di piazza Loggia, Anpi, Fiamme Verdi, Cgil, Cisl e Uil e la partecipazione di varie associazioni sportive bresciane.

Il significato, ha spiegato il presidente dell’Anpi di Brescia Lucio Pedroni, è «mantenere un filo rosso tra città martoriate dal fascismo per rafforzare la memoria», obiettivo rimarcato anche da Fenaroli, delegato ai rapporti con Casa della Memoria: «È particolarmente importante che teniamo collegate queste città - ha detto -, come abbiamo fatto anche per il cinquantesimo di piazza Loggia».

Per la consigliera provinciale Daniela Edalini «libertà e democrazia sono la linfa di questa staffetta, verità e giustizia il traguardo finale».

Da uno degli organizzatori della tappa bresciana, Romano Meazzi dell’Unione italiana sport per tutti (Uisp), una chiamata alla partecipazione: «I primi podisti che hanno partecipato sono diventati un po’ più vecchi - spiega - e c’è una difficoltà oggettiva nel tenerla viva, con una relativa mancanza delle giovani generazioni. Sono tante le persone che corrono per sport, o per passione. Il mio è quasi un appello a loro perché la mantengano viva». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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