Sportello e helpline per chi ha bisogno di risposte rapide
Serate di formazione e sensibilizzazione rivolte a genitori, docenti e ragazzi, iniziative nelle scuole, sportelli di consulenza, un campus estivo per favorire l’aggregazione e corsi per imparare a usare gli strumenti compensativi informatici. Sono solo alcune delle proposte che la sezione bresciana dell’Associazione italiana dislessia (Aid) propone nella nostra provincia. «Cerchiamo di essere utili alle famiglie - osserva la presidente Giovanna Fola - mettendole a contatto con il vissuto di persone con Dsa in modo tale che i ragazzi diano un senso alle loro fatiche».
Essere dislessici, ricordiamo, non è una malattia, «ma una caratteristica che accompagna tutta la vita. Bisogna quindi imparare a usare questo modo di funzionamento, diverso, del cervello. Che, come dimostrano alcuni studi, può rivelarsi una potenzialità».
Nel Bresciano, si diceva, è attivo uno sportello di consulenza gestito dalla pedagogista in ambito clinico e scolastico Erminia Botturi. Si trova a Bedizzole e riceve su appuntamento (scrivere a attivita.brescia@aiditalia.org). «Non do ricette, ma consigli - precisa Botturi -. Mi chiedono a chi devono rivolgersi per la diagnosi, come aiutare i ragazzi a casa per esempio se non vogliono fare i compiti o non accettano la situazione. Io cerco sempre di evitare che si creino conflitti e di favorire la collaborazione con scuola e specialisti». Un secondo sportello - sempre a cura della Aid Brescia - verrà riattivato a Castegnato.
La sezione dispone di un sito internet (brescia.aiditalia.org) ricco di informazioni sui Dsa e risponde pure a una «Helpline» (il numero è 392.4719331 e si può contattare il martedì e il giovedì dalle 9 alle 11, il mercoledì dalle 14 alle 15).
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