Speleologa intrappolata, le operazioni di soccorso di martedì
Ottavia Piana, 32enne bresciana di Adro, da sabato si trova nell’Abisso Bueno Fonteno, tra lago d’Iseo e lago d’Endine: è ferita e lentamente i soccorritori la stanno riportando in superficie
Ottavia Piana, la speleologa bresciana intrappolata da sabato pomeriggio nell’Abisso Bueno Fonteno tra lago di Iseo e lago di Endine, sta lentamente risalendo in superficie aiutata dai numerosi soccorritori. Si trova lì a causa di un incidente avvenuto mentre lavorava con altri professionisti al «Progetto Sebino».
Le operazioni di recupero, raccontate ieri nel nostro liveblog, proseguono anche nella giornata di oggi, martedì, e si prevede – anche secondo quanto comunicato dal medico coordinatore delle operazioni, Corrado Camerini – che Piana uscirà dalla grotta non prima di domani, mercoledì.
Il punto della situazione dopo la notte
I soccorritori al campo base di FontenoDopo la terza notte di operazioni di soccorso ininterrotte la barella che sta portando Ottavia Piana fuori dall'Abisso Bueno Fonteno ha percorso circa due chilometri ed è quindi a metà del tragitto per ritornare in superficie.
Le squadre di speleologi che comprendono medici, infermieri, tecnici del soccorso e disostruttori hanno lasciato il ramo secondario delle cavità carsiche che la 32enne bresciana stava mappando quando, a causa di un crollo, è precipitata in una cavità. Si trovano ora nel canale principale di accesso.
L'uscita stimata in circa 36/48 ore
I soccorritori nell'abisso per liberare Ottavia PianaI soccorritori con la barella hanno terminato il percorso nel ramo secondario della grotta - non esplorato e ora si trovano nella parte conosciuta della grotta. Da qui occorrono circa due ore per giungere al ramo principale, altri 30 minuti per l'uscita. Queste sono però le tempistiche di uscita in condizioni normali. Nelle attuali condizioni invece, con la speleologa in barella, la percorrenza è stimata in circa 36/48 ore.
Il movimento è infatti scandito da un'ora e mezza di trasporto e un'ora di pausa, per fornire assistenza sanitaria all'infortunata. Attualmente le condizioni di Ottavia Piana sono stabili.
Impegnati 126 soccorritori
La posizione di Ottavia Piana alle 7 di martedì 17 - Fonte CnsasFino a questo momento sono stati impegnati 126 tecnici del Soccorso alpino e speleologico che hanno formato cinque squadre di soccorso: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire, anche con l'utilizzo di piccole cariche esplosive, dei tratti che successivamente potrebbero risultare problematici.
L'ingresso della sesta squadra è previsto per questa sera, quello della settima nella giornata di domani. I tecnici sono provenienti da Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto. È previsto l'arrivo di ulteriore personale dalla Sardegna.
«Esplorazioni utili contro la crisi idrica»
L'intervista a Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico«In questo periodo di grave crisi idrica conoscere i percorsi sotterranei dell’acqua e le riserve enormi che ci sono nella montagna è molto importante per poter pianificare le politiche idriche del territorio, si capirebbe come e perché ci sono certe sorgenti o perché alcune si prosciugano». A dirlo è Mauro Guiducci, vicepresidente nazionale del Soccorso alpino e speleologico.
«Ottavia non è una sprovveduta»
Speleologa intrappolata, la testimonianza del collega che era con lei«Ottavia è un’istruttrice esperta e molto prudente. Il fatto che le siano capitati due incidenti è solo una enorme sfortuna». Così racconta Giorgio Pannuzzo del Soccorso alpino speleologico lombardo, uno dei 10 compagni entrati nella grotta Bueno Fonteno con Ottavia Piana.
«Non si è mai messa volontariamente a rischio e neppure è una sprovveduta - ha continuato - e riteniamo davvero ingiusti tutti i commenti che stiamo leggendo».
Anche una troupe televisiva dalla Germania
Giornalisti al campo base - © www.giornaledibrescia.itIl soccorso ad Ottavia Piana è seguito anche in Germania. Una troupe del network N-tv sta raccontando, con una serie di dirette dal campo base in lingua tedesca, le delicata operazioni che si stanno svolgendo nell'Abisso Bueno Fonteno. La vicenda della speleologa bresciana ha perciò destato attenzione e preoccupazione anche oltre i confini italiani.
Il collegamento da Fonteno
Il punto della situazione di Fonteno, dove la macchina dei soccorsi è pienamente operativa. Nel frattempo Ottavia Piana e gli speleologi al suo fianco sono a metà del percorso, nel tratto di grotta conosciuto.
Finito il lavoro dei «disostruttori»: percorso sgombro
L'intervista a Felice La Rocca, uno dei disostruttoriIl lavoro di disostruzione del percorso che dovrà percorrere la barella che trasporta Ottavia Piana è terminato. I tecnici specializzati hanno utilizzato sia strumenti a mano che microcariche esplosive e il percorso fino alla «ferita» dal quale si esce in superficie è sgombro. Il personale resta comunque a disposizione nel caso ci siano imprevisti o crolli che richiedono un loro intervento.
Come viene curata Ottavia Piana
L'intervista a Corrado Camerini: le condizioni di Ottavia PianaL'equipe di medici e infermieri che sta seguendo e accompagnando Ottavia Piana, medici e infermieri che sono anche speleologi esperti, dispone di attrezzature per il monitoraggio dei parametri della paziente e dei presidi per gestire i traumi. Non solo. Nella cavità è stato introdotto anche un ecografo che ha permesso di valutare eventuali traumi toracici e la presenza di alcune lesioni interne.
L'anestesista che sta lavorando in queste ore dispone anche di farmaci per l'anestesia locale, necessari per ridurre gli stimoli dolorosi durante i passaggi più complicati. Ottavia Piana viene costantemente nutrita con speciali gel e tenuta idratata. Sono state introdotte attrezzature anche per i bisogni fisiologici. Le sue condizioni comunque sono stabili.
A cosa stava lavorando Ottavia Piana
Con il preciso scopo di «topografare il mondo ipogeo restituendo mappe il più possibile dettagliate di sviluppo e dimensioni delle cavità» è stato lanciato il «Progetto Sebino», nel quale era impegnata Ottavia Piana quando è rimasta intrappolata nell'Abisso Bueno Fonteno.
Nella zona di montagna compresa tra i laghi di Iseo e di Endine si estende infatti per circa 90 chilometri quadrati un'area carsica, che ha dato vita a un sistema di grotte di oltre 100 chilometri. La speleologa bresciana stava ispezionando una zona al momento non ancora mappata.
Il collegamento durante il Tg di Teletutto
Speleologa intrappolata: il collegamento durante il Tg di TeletuttoIl collegamento in diretta televisiva da Fonteno, trasmesso in apertura del Tg di Teletutto.
Nel cuore dell'abisso
I tecnici del soccorso alpino nell'Abisso Bueno Fonteno - Fonte CnsasLombardia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto e Sardegna. Queste le regioni dalle quali arrivano i 126 soccorritori impegnati nel salvataggio di Ottavia Piana, con le operazioni che sono iniziate domenica sera.
Un team di circa 20 persone è impegnato nell'intervento vero e proprio in grotta. Nelle immagini del Cnsas tutte le difficoltà all'interno dell'Abisso Bueno Fonteno.
Il prefetto: «Ottavia fragile, ma sta bene»
Speleologa intrappolata, il prefetto: «Situazione sotto controllo» (video Eco di Bergamo)A margine della conferenza stampa a Bergamo, il prefetto Luca Rotondi ha rassicurato sulle condizioni di Ottavia Piana. «Sta bene, nonostante sia ferita, multifratturata e molto fragile. Stiamo cercando di accelerare per portarla fuori prima possibile, ma le sue condizioni richiedono pause continue. Al momento la sua salute non desta preoccupazioni, è costantemente monitorata». Anche Rotondi conferma: «Non uscirà prima di 24 ore, alla luce della difficoltà delle operazioni e delle misure prudenziali, che mirano a tutelare sia l'infortunata che i soccorritori».
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