Sp 668, il sottopasso costa troppo: a Ghedi arriva la ciclabile
Come l’amore di Alfredo per Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi, la provinciale 668 è «croce e delizia». Delizia perché, tra tanti percorsi radiali che vanno in città, la 668 è l’unico trasversale, che traghetta i veicoli da Lonato a Orzinuovi. Croce perché questa strada accarezza Ghedi, spaccandolo in due. Un bel problema, che va risolto.
Primo passo
Entro il 2025 arriverà una pista ciclabile: c’è il progetto esecutivo, evoluzione di un precedente prototipo. Buona idea, che però migliorerà solo la situazione, senza risolverla del tutto. Il top sarebbe un sottopasso, ma costa troppo. In ogni caso, meglio la pista che niente. «La soluzione efficace e definitiva – confermano gli assessori Giovanni Cazzavacca e Martino Pasini – andava trovata vent’anni fa, quando sono nate le attività commerciale. Bastava imporre un sottopasso come contropartita per le concessioni».
La storia
La 668 nasce negli Anni ‘70 con le fattezze della «delizia»: non può spaccare in due il paese perché, a parte qualche abitazione, laggiù ci sono solo alberi e campi. Poi, però, con gli anni arrivano nuove case, un supermercato, altri negozi, la zona artigianale… Tutto «di là», a sud della 668.
Il via vai di veicoli, biciclette e pedoni aumenta sempre più: tutti, per andare là, devono attraversare la 668, strada a scorrimento veloce. Molto pericoloso: basta appostarsi per vedere gente a piedi o in bicicletta che fa lo slalom tra le vetture. Sullo sterrato c’è il solco lasciato dai tanti che, quotidianamente, attraversano la provinciale. Folle: eppure accade tutti i giorni.
I fondi
Preso atto del pericolo, il tecnico Fabio Gavazzi e Giovanni Cazzavacca si sono messi d’impegno, riuscendo a scucire a Regione Lombardia 220.000 euro: soldi utilizzati per realizzare una pista ciclabile che, nel primo step, partendo da quella esistente di via Circuito Sud, correrà giù per via Matteotti, fino ad intersecare la 668. «Purtroppo – anticipano Cazzavacca e Pasini –, anche se ben segnalato e illuminato, l’attraversamento sarà a raso, perché un sottopasso costa troppo».
Giunta dall’altra parte, la pista ciclabile si biforcherà: un ramo (secondo step) attraverserà, sempre a raso, la Brescia Parma, consentendo l’accesso alla zona artigianale; un altro (terzo step) continuerà fino alla case di via Cimarosa. Il costo complessivo è di 470.000 euro: 290.000 per il primo step, 100.000 per il secondo, 80.000 per il terzo.
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