Sostanze inquinanti, moria di pesci nei torrenti Vrenda e Bondaglio

Ubaldo Vallini
Gli episodi sono stati segnalati nei giorni scorsi a Odolo e ad Agnosine: nei corsi d’acqua anche tanti rifiuti
Uno dei pesci trovati morti nel torrente Vrenda - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei pesci trovati morti nel torrente Vrenda - © www.giornaledibrescia.it
AA

Pesci morti nella Vrenda di Odolo e qualche giorno prima anche ad Agnosine, nel Bondaglio, che è uno dei suoi affluenti. Sono il sintomo di un fenomeno, quello degli sversamenti di sostanze inquinanti e comunque tossiche, quasi mai accidentali, che è duro a morire da queste parti. A testimoniarlo anche la spazzatura che troppo spesso scorre nell’acqua, si ferma negli anfratti o sugli arbusti durante le piene.

La segnalazione

Ma andiamo con ordine. È di una decina di giorni fa la segnalazione da parte di un cittadino di un fenomeno inquietante laddove il torrente Bondaglio scorre fra le aziende dalla zona industriale di Agnosine.

«Verso sera l’acqua improvvisamente si è fatta più scura e maleodorante, solo un paio di giorni dopo, però, mi sono accorto della presenza di alcuni pesci morti. A quel punto l’acqua era tornata a essere limpida, anche se nel suo scorrere fra i sassi lasciava più bolle del solito – ha spiegato l’uomo, che nella zona possiede un appezzamento di terreno –. Il giorno dopo ho anche provato a risalire il corso del torrente, ma senza riuscire a capire da quale scarico arrivasse».

Tempestività

Senza risultato anche la segnalazione regolarmente fatta ai Forestali. «È di fondamentale importanza segnalare immediatamente, magari anche ad Arpa, perché in quel momento potremmo essere impegnati altrove – ha spiegato a questo proposito il comandante dei Forestali di Vobarno, Benedetto Sgrò –. Il giorno dopo è sempre troppo tardi».

A Odolo

Così è successo anche a Odolo nella Vrenda, nel suo scorrere in paese, dove la moria di pesci è stata segnalata questa domenica ma risaliva al sabato. In questo caso, la presenza di trote e vaironi con la pancia all’aria è stata documentata anche con delle fotografie, sempre però troppo tardi.

Pesci morti, dicevamo, ma anche tanta incuria. Gli scatti fotografici, infatti, per altro lungo una passeggiata naturalistica realizzata solo alcuni anni fa, hanno rivelato anche la presenza di attività antropica poco rispettosa. C’era persino un’autoradio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.