Sos degli alpini di Polpenazze: «Urge restaurare il crocifisso»
Gli Alpini di Polpenazze scendono in campo per preservare una preziosa testimonianza della cultura e della devozione locale: il grande crocefisso ligneo del 1598 che domina la chiesa parrocchiale. Questa imponente scultura, datata 1598 e attribuita all’abile mano dell’intagliatore bresciano Gio Battista Lancino, rappresenta non solo un pregevole esempio di arte manierista, ma anche un simbolo della fede e della devozione della comunità locale. Oggi, però, le sue condizioni di conservazione destano preoccupazione, tanto da rendere necessario un intervento di restauro urgente, stimato intorno ai 19mila euro.
Causa comune
Il gruppo degli alpini si è attivato con entusiasmo. Da sempre impegnate a tutelare la memoria e il patrimonio storico-culturale del territorio, le penne nere guidate dal capogruppo Claudio Mazzacani vedono nel restauro del crocefisso una causa comune che unisce il rispetto per la tradizione, il valore dell’arte e il senso di appartenenza a una storia condivisa.
Il messaggio
L’appello che gli alpini rivolgono alla comunità e che racchiude lo spirito dell’iniziativa è dunque questo: «Non lasciamolo morire una seconda volta», riportando all’antico splendore il crocefisso e preservarlo, come simbolo di storia e fede per le generazioni future. La campagna rappresenta un’opportunità per ogni cittadino di contribuire alla salvaguardia di un patrimonio collettivo e di sentirsi parte attiva di un progetto che valorizza le radici culturali e spirituali del paese.
L’incontro
Per sensibilizzare e coinvolgere la cittadinanza, gli alpini hanno organizzato un incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 15 novembre nella sala consiliare di Polpenazze. Durante la serata Mazzacani ha illustrato nel dettaglio il progetto di restauro e gli obiettivi di questa campagna di raccolta fondi, mentre Gabriele Bocchio, appassionato di storia locale, ha offerto una panoramica storico-artistica sulla chiesa e sulle opere in essa contenute, riportando alla luce gli eventi e le figure che, alla fine del Cinquecento, contribuirono a completare e abbellire questo luogo sacro.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.