Soldi per saltare le liste d’attesa, 4 anni e 6 mesi al primario

Al medico Giovanni Mazzoli confiscati anche 250mila euro. Altrettanti ne ha sborsati per il risarcimento delle parti civili
Il tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Quattro anni e sei mesi. A tanto è stato condannato Giovanni Mazzoli, il primario oculista dell’ospedale di Esine ai domiciliari dal giugno del 2023 con l’accusa di corruzione, peculato, truffa e falso.

Secondo il pm Donato Greco Mazzoli si faceva dare dai 500 ai 700 euro a paziente per consentirgli di saltare la coda nella lista d’attesa per gli interventi di rimozione della cataratta. Stando all’accusa inoltre il primario operava intra moenia in regime di libera professione senza versare le quote dovute all’Asst di Valcamonica.

Utilizzando disinvoltamente il badge, inoltre, il 64enne medico figurava presente quando non lo era e non si faceva scrupoli a rilasciare, senza la prescrizione di ausili, certificati di idoneità alla guida a pazienti che ne avrebbero invece avuto bisogno.

Il gup ha ordinato la confisca di 250mila euro al medico. Altri 250mila Mazzoli li ha sborsati per liquidare le venti parti civili che si erano costituite contro di lui e che, in seguito al risarcimento, hanno revocato la costituzione di parte civile.

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