Smog, la Loggia: diminuire la velocità in autostrada e in tangenziale Sud
Per affrontare i problemi della scarsa qualità dell’aria il Comune di Brescia invierà una lettera al ministero delle Infrastrutture per chiedere che il limite di velocità in autostrada nell’area urbana venga abbassato da 130 chilometri orari a 110. Lo stesso farà con la Provincia di Brescia, con l’obiettivo di adeguare il limite in tangenziale Sud da 110 chilometri a 80, come già avviene in tangenziale Ovest, che è di competenza comunale.
La Loggia chiederà inoltre a governo, Regione Lombardia e Provincia di rendere più stringenti le misure temporanee di Livello 1 e 2, che servono a contenere le emissioni di polveri sottili, e realizzare una valutazione sanitaria.
«Regione Lombardia ha attivato un tavolo aria e ha pianificato una serie di politiche che, però, risultano non sufficienti – dice la sindaca Laura Castelletti –. Chiediamo con forza che venga fatto un ulteriore passo avanti, innanzitutto rendendo più efficaci le misure temporanee di Livello 1 e 2, prevedendo nuovi incentivi per la sostituzione delle caldaie e degli autoveicoli a gasolio inquinanti e investendo, come promesso, sul treno metropolitano Brescia-Iseo, che consentirebbe l’ingresso di oltre 80mila auto in meno in città al giorno».
Cosa ha fatto il Comune
Nella nota inviata dalla Loggia, si ricapitola quanto fatto dal Comune negli ultimi dieci anni per migliorare la qualità dell’aria in città: gli investimenti sul trasporto pubblico locale, le pedonalizzazioni, l’aumento delle zone 30, l’attività di rimboschimento e la cintura verde intorno alla città, il teleriscaldamento che oggi copre il 70% dell’utenza, l’efficientamento del termovalorizzatore, la riattivazione della Giunta dei sindaci dei comuni contermini, per condividere le strategie, e il Piano Aria e Clima. «Come Comune stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per gestire l’emergenza aria – aggiunge l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi –. In questi giorni sono in costante contatto con gli assessori all’Ambiente delle città lombarde e venete per capire se si possano immaginare azioni concertate e quindi più efficaci, è evidente, però, che su alcuni aspetti non siamo noi ad avere le competenze necessarie e che quindi si debba immaginare un piano d’intervento su più livelli».
Sulla questione sanitaria
«Servono risposte e non c’è tempo da perdere – conclude Castelletti –. Il Comune è pronto a fare la propria parte, ma non può essere lasciato solo a governare questa situazione. Mi aspetto che Regione scenda in campo al nostro fianco anche sul tema sanitario, se c’è un’emergenza per la salute dei cittadini l’assessore Bertolaso deve intervenire e attivare le misure necessarie».
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