Slogan e discorsi identitari: com’è andato il corteo «Difendi Brescia»
È in corso di svolgimento il corteo partito da Brescia Due che ha percorso via Corsica indirizzato alla stazione ferroviaria. Era stato annunciato dal gruppo «Brescia ai bresciani» con il titolo «Difendi Brescia, manifestazione contro degrado e criminalità».
Slogan identitari
Un corteo di circa quattro, cinquecento persone ha attraversato la città scandendo una serie di slogan appartenenti alle varie anime di «Brescia identitaria».
Nessun momento di tensione con una partecipazione anche dalle vie laterali di via Corsica, fino a confluire nel piazzale della stazione, dove i dimostranti si intratterranno per chiudere la manifestazione.
La stazione
«La stazione di Brescia è diventata un punto di riferimento negativo a cui guardano anche i media nazionali. Stasera qui non c’è spaccio, ma ci sono i bresciani. Ci sono i nostri ragazzi. Non ci sono quelli che siedono nelle istituzioni, ma gente comune che ha l’orgoglio di riprendersi almeno per stasera la sua città».
Secondo i relatori che si sono alternati al megafono «questo è il vero “Buon Natale Brescia” che vogliamo dare, non la voglia di lasciare tutto com’è e di non toccare nulla per assecondare dei fenomeni migratori che non porteranno a nulla di positivo per il futuro».
E ancora hanno proseguito i relatori: «Prima si sono presi le periferie, poi il centro storico e piazza Vittoria. Il degrado avanza e la retorica lo alimenta, mentre il numero degli stranieri aumenta ad ogni livello con sostegno sottratti agli italiani e ai nostri anziani».
Da qui l’auspicio: «Non dobbiamo diventare stranieri in casa nostra. Bresciano, fai uno scatto d’orgoglio e riconquistati la tua città».
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