La festa della comunità Sikh per il Vaisakhi, oltre 40mila in corteo
Sono arrivati da tutto il nord Italia, ma anche da Svizzera, Austria, Belgio. Tutti diretti a Brescia, dove vive una delle comunità Sikh più grandi d’Europa. Le scene si sono ripetute nella loro affascinante tradizione: i cinque Panj Pyare amati dal guru alla testa del corteo, il carro religioso dai mille colori fulcro del pellegrinaggio, i Sevadar a pulire la strada, distribuire da bere e raccogliere rifiuti.
Chiamati a raccolta dalla comunità Sikh di Brescia e dal Gurdwara Singh Sabha di Flero, sono arrivati in quasi 40mila a calcare l’asfalto rovente in un caldo sabato di metà aprile. Inni sacri, colori, condivisione e rituali millenari si susseguono, con l’obiettivo di «portare il messaggio di Dio a tutte le comunità» durante il mese di Vaisakhi, a cavallo tra aprile e maggio, che commemora la nascita del Khalsa nel 1699. Il cerimoniale si rinnova nella sua autenticità: piedi nudi sulla strada, sorrisi di bambini, cibo ovunque, condivisione e preghiere. E poi tutto l’ensemble del vestiario tipico: «Lehenga Choli» (gonne lunghe), «Panche» (lungo pezzo di stoffa avvolto intorno alla vita) «Dhoti» e «Bandhgala» (abiti lunghi per uomini) e ancora turbanti e bandane in testa.
Il serpentone multicolor è partito dal parco Pescheto di via Corsica per attraversare imponente il quartiere di Bresciadue: via Cefalonia, via San Zeno e poi via Lamarmora, via Volta e via San Polo. Infine, nell’area spettacoli viaggianti di San Polo, l’acme della giornata di condivisione, spiritualità e dialogo tra culture e fedi diverse.
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