Siglato in Prefettura un protocollo per prevenire e contrastare l'usura a Brescia
Venti enti del territorio, tra istituzioni, associazioni di categoria, nonché ordini professionali e confidi hanno siglato oggi in Prefettura il «Protocollo per la prevenzione e il contrasto dell’usura e dell’estorsione» nell’ambito della provincia di Brescia.
L’intesa – che ricalca lo schema dell’Accordo quadro nazionale del 2007, aggiornato nel 2021 – si prefigge l’obiettivo di incrementare gli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà, nonché di prevenire l’infiltrazione e la diffusione di fenomeni criminali legati all’usura e all’estorsione, gravi minacce agli operatori economici, agli equilibri di mercato e al rispetto delle regole sulla concorrenza.
La sottoscrizione è avvenuta durante la periodica seduta di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica - quale consesso istituzionale imprescindibile in cui adottare le più opportune strategie di contrasto ad ogni forma di illegalità - convocata e presieduta dal Prefetto Maria Rosaria Laganà.
Finalità
L’iniziativa nasce con la finalità di mettere a punto una rete territoriale tra istituzioni pubbliche e private – che confluiranno nell’«Osservatorio provinciale sul fenomeno dell’usura», istituito con apposito provvedimento, insediato e presieduto oggi dal prefetto, che, grazie all’apporto di tutti i soggetti firmatari dell’accordo, fungerà da vera e propria cabina di regia finalizzata, attraverso uno scambio di conoscenze, di esperienze e di buone prassi, alla promozione di una serie di attività di informazione corretta e di educazione finanziaria a favore dei consumatori, nonché di contrasto della pubblicità ingannevole in tema di concessioni di credito, anche anticipando la soglia di intervento rispetto a situazioni di fragilità di famiglie e imprese, in una logica di valorizzazione di una rete di solidarietà, prima che si possano creare situazioni di disagio e di sofferenza.
I pilastri
Durante la prima seduta dell’Osservatorio, il prefetto ha riassunto i punti salienti del Patto: un front-office a cui le persone potranno rivolgersi per avere informazioni sui fondi di prevenzione dell’usura e la figura del «facilitatore», di cui potranno dotarsi le associazioni di categoria imprenditoriali e i confidi, con il compito di far conoscere gli strumenti di prevenzione e solidarietà messi a disposizione dalla vigente normativa di settore.
L’Osservatorio provinciale opererà, peraltro, in stretto raccordo con l’Osservatorio nazionale e monitorerà l’applicazione del protocollo provinciale in modo da individuare, d’intesa anche con le banche, le più appropriate strategie di prevenzione e contrasto dell’usura.
Faranno parte dell’organizzazione i delegati delle Forze di polizia, della Provincia e del Comune di Brescia, così come quelli della Camera di Commercio, dell’Abi - Commissione Regionale Lombardia – di Milano, nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria, di Artfidi di Brescia e dell’Associazione Libera–Nomi e Numeri contro le mafie di Milano.
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