Sicurezza, siglato un accordo in difesa delle gioiellerie
La rapina a mano armata messa a segno il 23 febbraio da «I gioielli di Rossana» in via X Giornate e quella al compro oro in via Orzinuovi, a Brescia, avevano destato allarme sociale, nonostante gli autori siano stati in breve tempo identificati e arrestati grazie al lavoro di indagine e di piena collaborazione tra le Forze dell’ordine. E l’importante Protocollo d’Intesa tra la Prefettura, Confcommercio e Confesercenti di Brescia siglato ieri risponde proprio a questo tipo di esigenza. Punto di forza dell’accordo è la realizzazione di un sistema integrato che favorisce l’interscambio di informazioni e l’utilizzo di sistemi aggiornati di videosorveglianza e sicurezza.
«L’obiettivo principale – si legge nella nota – è promuovere idonee misure di prevenzione e di contrasto dei fenomeni legati alla criminalità in danno delle imprese orafe, gioiellerie, argenterie ed orologerie sia della città che della provincia». Il documento è stato sottoscritto dal prefetto, Maria Rosaria Laganà, dal vicedirettore di Confcommercio Brescia, Roberto Gosetti e dal Presidente di Confesercenti, Barbara Quaresmini. Ma all’incontro erano presenti anche la sindaca Laura Castelletti, l’assessore alla Sicurezza Valter Muchetti e l’assessore al Commercio Andrea Poli. Ma hanno «pienamente condiviso l’iniziativa, il questore, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, nonché il rappresentante della Provincia e i comandanti della Polizia provinciale e della Locale di Brescia».
L’Intesa rientra nel Protocollo Quadro siglato il 22 febbraio tra il ministro dell’Interno, Confcommercio Imprese per l’Italia e Confesercenti Nazionale e prevedendo l’impiego dei più moderni strumenti tecnologici che, tramite un collegamento con gli apparati delle Sale operative della Polizia di Stato e dell’Arma, aumentano i livelli di tutela degli operatori economici di categoria.
Sulla scia del contenuto del protocollo, la Camera di Commercio di Brescia, ha adottato un «Bando sicurezza», dedicato alle Micro e Pmi dei settori economici, stanziando 300mila euro per l’acquisto di dispositivi e di tecnologie e l'installazione di impianti antintrusione, antitaccheggio, vetri antiproiettile, effettuati nel corso del 2024. Il contributo camerale massimo è di 3mila euro; la spesa minima ammessa è di 1.500 euro.
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