«Lo sguardo del naturalista sulla Concarena»: l’incontro a Iseo

Il 28 febbraio, nella sala del Castello Oldofredi, Aldo Avogadri proporrà una panoramica sulla montagna della media Valcamonica
Il rifugio costruito in Concarena
Il rifugio costruito in Concarena
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Un focus sulla Concarena, la montagna della media Valcamonica che ha un legame particolare con Iseo, è il tema della serata in programma il 28 febbraio alle 20.30 nella sala del Castello Oldofredi di Iseo.

Da oltre sessant’anni

«Lo sguardo del naturalista sulla Concarena» è il titolo e l’argomento trattato dal naturalista Aldo Avogadri, introdotto dal presidente della sottosezione del Cai di Iseo, Marco Bertelli. Proprio grazie al Cai di Iseo infatti è in corso da oltre sessant’anni questo rapporto tra il paese lacustre e la montagna rocciosa che sovrasta Ono San Pietro e Ceto. Qui è stata costruita tra gli anni sessanta e settanta il rifugio Baita Iseo, grazie ad un’idea del reggente del Cai di allora ed ai soci volontari. Oggi la Baita Iseo è perfettamente in funzione, gestita da persone giovani e meta di appassionati di montagna.

Un rifugio pubblico

Il rifugio Baita Iseo è nato dal sogno di avere un luogo da adibire a rifugio pubblico, dove trascorrere momenti insieme. Molti furono i volontari che si prestarono a far diventare la stalla di allora, la baita di oggi. Confortevole e sempre aperto, è raggiungibile con vari itinerari, più o meno lunghi e difficoltosi da Ono San Pietro o da Schilpario, attraverso il Passo dei Campelli.

Dotata di posti letto la Baita Iseo ha svolto egregiamente, negli anni, la sua funzione, dare ospitalità e accoglienza agli amanti della montagna. Il rifugio si trova immerso tra prati e lariceti tipici del luogo, ma appena si comincia a camminare si possono intraprendere vie ferrate e sentieri più impegnativi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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