Sfuma il contributo Pnrr: a Carpenedolo cambia il piano per gli asili
Scuole dell’infanzia, c’è un cambio di scenario in paese. Lo si evince dagli aggiornamenti forniti dal sindaco Luca Franzoni in Consiglio comunale in risposta ad un’interpellanza presentata dalle minoranze. «Che ne è degli 864mila euro del Pnrr per la costruzione dell’asilo nido per 34 bambini in ampliamento dell’asilo Isonzo?»: ha chiesto l’opposizione per voce dei rappresentanti di «Carpenedolo ci siamo» e «Carpenedolo che vorrei».
«Il contributo al 99,9% è perso» ha risposto il primo cittadino. Ma la mancata entrata nelle casse comunali non è causata da negligenze: c’è una volontà politica che si sostanzia in scelte amministrative.
Il piano
«Stanziando 120mila euro per la progettazione - ha illustrato il primo cittadino -, c’è la possibilità di ottenere, tramite bandi, 1,5 milioni di euro a fondo perduto per erigere un asilo “modulare” per 60 alunni, ampliabile anche in futuro, al quartiere Fusetto. E qui vorremmo trasferirvi i bambini dell’asilo Corradini, i quali godrebbero di un grande spazio verde di cui oggi non dispone l’edificio che frequentano».
E tale opzione, secondo la guida dell’esecutivo, darebbe risvolti positivi sul piano urbanistico-sociale: «Il “Corradini” - ha spiegato Franzoni - accoglierebbe così aule-studio con posti auto ricavabili nel cortile esterno. Ridurremmo inoltre il traffico dal cuore del paese, ravvivando una zona residenziale priva di servizi. Di più: laddove l’ex sindaco Tramonti concepiva un “centro servizi alla famiglia” con biblioteca al Fusetto (i cui lavori da 3 milioni di euro sono in fase di completamento sopra le ceneri dell’ex asilo Cervi, ndr) potrebbero trovarvi collocazione degli ambulatori medici, liberando diversi parcheggi accanto a palazzo Laffranchi».
Le reazioni
Dura la replica della minoranza che critica fortemente la scelta della Giunta: «Con la precedente maggioranza - ha ricordato la capogruppo di "Carpenedolo ci siamo" Viviana Durosini - avevamo preparato tutto per concretizzare il nido in un luogo già occupato da un immobile simile, installando dei giochi in un terreno vicino. È folle rifiutare quasi 900mila euro sicuri per una scuola dell’Infanzia solo idealmente realizzabile».
«Sfruttare il sito di via Isonzo come nei piani avrebbe comportato una spesa di 500mila euro per ridisegnare la viabilità», ha ribattuto allora Franzoni, difendendo la scelta intrapresa dalla sua maggioranza.
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